Energia elettrica e cioccolata, la “nouvelle energie”?

La compagnia elettrica, la PSNH Schiller's Station di Portsmouth (NH, USA), e la Lindt, hanno testato un nuovo combustibile che unisce il carbone con i gusci di semi di cacao, designati come biomassa

La produzione di energia elettrica da questa settimana è un po’ più verde e l’aria ha anche odore un po’ più dolce, grazie ad una collaborazione unica tra la compagnia pubblica di produzione elettrica del New Hampshire (PSNH) e alla cioccolateria Lindt. La compagnia elettrica, la PSNH Schiller’s Station di Portsmouth (NH, USA), ha testato un nuovo mix di combustibili, che unisce il carbone con un nuovo ingrediente: i gusci di semi di cacao. Designati dallo stato del New Hampshire come biomassa, i gusci di semi di cacao sono un sottoprodotto della produzione del cioccolato.
Per Thomas Linemayr, Presidente e Amministratore Delegato Lindt USA sarebbe un grande successo: “Non solo sarebbe una soluzione rapida e locale per lo smaltimento di un sottoprodotto, ma sarebbe un’altra opportunità per ridurre la nostra impronta ecologica”.
Per PSNH, l’aggiunta di gusci di semi di cacao per il suo mix di combustibili non prevede di portare molte modifiche significative all’impianto, dal momento che il rapporto tra i gusci ed il carbone è molto piccolo: circa 1 parte di gusci contro 33 parti di carbone. Queste proporzioni non salveranno il mondo, e dovremo aspettare ancora un po’ per sostituire al puzzo del carbone il sublime profumo del cioccolato. Scusate, mi sono lasciato prendere dai sensi. È comunque un altro passo nella giusta direzione.
Al test ha sovrainteso il Dipartimento dei servizi ambientali, che ha controllato le emissioni della caldaia durante la prova.

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