L’economia neoliberista uccide più persone di tutti gli eserciti del mondo

L’economia neoliberista uccide più persone di tutti gli eserciti del mondo e nessun responsabile viene punito. Ecco una sintesi del pensiero di Manfred Arthur Max-Neef, noto economista cileno che da decenni viaggia attraverso gli Stati Uniti e l’America Latina per lavorare come professore nelle università.

L’economia neoliberista uccide più persone di tutti gli eserciti del mondo e nessun responsabile viene accusato e punito. Ecco una sintesi del pensiero di Manfred Arthur Max-Neef, noto economista cileno che da decenni viaggia attraverso gli Stati Uniti e l’America Latina per lavorare come professore nelle università.

È conosciuto soprattutto per il suo modello umano di sviluppo, basato sui bisogni fondamentali delle persone. A suo parere, il mondo sembra costretto ad una crescita continua e i consumatori sono spinti a continuare ad acquistare prodotti che vengono realizzati anche quando sono inutili. Così nasce una delle istituzioni più potenti del mondo, quale è la pubblicità.

La situazione ormai ha superato i limiti e Max-Neef sostiene che il neoliberismo rappresenta un fallimento estremamente pericoloso e brutale e che proprio questo approccio economico rappresenta la causa di tutti gli orrori che stiamo vivendo nel mondo.

L’ossessione per la crescita, di per sé, è assurda, dato che tutti i sistemi viventi crescono fino ad un certo punto e poi giungono necessariamente ad uno stop. Ad esempio, un albero smette di crescere quando raggiunge il suo massimo sviluppo.

L’esperto insiste sul ruolo della pubblicità, che è molto chiaro: farci comprare ciò che non è necessario, con soldi che non abbiamo, spesso solo per farci belli agli occhi degli altri. La situazione è grave ma a suo parere il problema non è irrisolvibile.

La soluzione è una visione ecologica dell’economia: la green economy come intesa da Max-Neef, a differenza dell’economia tradizionale, è al servizio della vita ed è di base contraria alle caratteristiche del sistema economico attuale.

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Mentre l’economia classica si basa su una visione meccanica, l’economia ecologica ha una visione organica in cui le persone come individui hanno un ruolo importante.

L’esperto propone 5 principi per una nuova economia:

1) L’economia è al servizio delle persone, non viceversa.
2) Lo sviluppo ha a che fare con le persone e la vita, non con gli oggetti.
3) Crescita e sviluppo non sono la stessa cosa e lo sviluppo non richiede necessariamente la crescita.
4) Nessuna economia è possibile al di fuori dei servizi forniti dagli ecosistemi.
5) La crescita permanente è impossibile poiché l’economia è un sottosistema di un sistema finito (la biosfera). Ecco dunque che la crescita non può essere infinita.

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Il principio fondamentale per la nascita di una nuova economia in realtà è soltanto uno: nessun interesse economico, in nessun caso, può essere al di sopra del rispetto per la vita. Tutto il contrario in confronto a ciò che oggi abbiamo raggiunto con l’economia neoliberista, secondo le parole di Max-Neef.

Pensiamo ancora a quante donne, uomini e bambini lavorano come schiavi nel mondo, senza alcun diritto. I ‘grandi’ del Pianeta prima o poi cambieranno la propria visione economica a favore di uno sviluppo sostenibile e del benessere dei cittadini?

Marta Albè

Fonte foto: Steve CuttsIndybay

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