Quinto Conto Energia: Ferrante attacca Passera

Al Senatore del Pd Francesco Ferrante non è piaciuto il silenzio da parte delle istituzioni

Quinto conto energia. Le mancate modifiche al decreto sul fotovoltaico stanno destando parecchi malumori anche all’interno del mondo politico. Il Governo non sembrerebbe disposto ad innalzare la soglia degli impianti obbligati all’iscrizione al registro e al tempo stesso non darebbe l’ok per il rinvio dell’entrate in vigore del nuovo sistema di incentivi al 1° ottobre di quest’anno.

È scontro anche tra Clini e Passera su questi due punti controversi, visto che il primo sarebbe disposto a portare la soglia da 12 a 20 kWh, mentre il secondo è contrario per motivi strettamente economici. Ma così, secondo le associazioni, il nuovo decreto sul fotovoltaico porterebbe ben pochi vantaggi al settore.

Il senatore Francesco Ferrante, responsabile energia e politiche relative ai cambiamenti climatici per il Pd ha criticato l’empasse che si è venuta a creare. Nonostante siano trascorse già tre settimane da quando la Conferenza Unificata aveva approvato le modifiche ai decreti per le rinnovabili, non è chiaro perché non si riesca ad andare avanti: “È francamente incomprensibile – spiega Ferrante – perché a distanza di 20 giorni, dopo il parere positivo di Regioni, Province e Comuni sui due Decreti relativi alle Energie Rinnovabili, non si sia ancora proceduto all’emanazione. Questa perdurante fase di stand by accresce sempre di più un’incertezza dannosissima per il settore“.

A lasciare perplesso il senatore del Pd è anche un’altra questione. Le modifiche proposte dalle Regioni non avevano stravolto i decreti inizialmente proposti, considerato che non sarebbe stato eliminato “il peso burocratico dei registri“. Secondo Ferrante “almeno se saranno accettate le modifiche delle Regioni si sanerebbero gli aspetti più inutilmente vessatori, a partite dalle date di entrata in vigore del nuovo sistema di incentivi“.

Abbiamo criticato l’insensato colpo che è si vuole infierire alla detrazione fiscale per l’efficienza energetica degli edifici, non vorremmo che dal ministero dello Sviluppo economico arrivassero altre brutte sorprese anche per quanto riguarda le rinnovabili. Sarebbe un atto grave, anche istituzionalmente scorretto nei confronti delle Regioni, che ci auguriamo il ministro Passera non voglia commettere” conclude Ferrante.

E lancia un monito al Ministro dello Sviluppo economico: “Si ricordi il ministro Passera che le modifiche in oggetto sono imprescindibili, oltre che urgenti, dunque sarebbe inaccettabile se venissero confermate le voci secondo le quali il Mse starebbe tornando sui propri passi“.

Francesca Mancuso

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