Carta: ecco le aziende produttrici più sostenibili del mondo. La classifica 2012 del WWF

Il WWF ha presentato la classifica internazionale 2012 delle aziende della carta in merito alla loro impronta ecologica globale, denominata ”Environmental Paper Company Index 2012”. Delle 45 aziende a cui il WWF ha inviato i questionari relativi all’indagine, soltanto 19 anno deciso di rispondere alle domande e di rendere noti i dati più salienti correlati alla propria attività produttiva. A conquistare il terzo posto della classifica generale è l’italiana Sofidel, comunemente nota per il marchio Regina, che ha raggiunto il primo posto per la “Clean Production” nella sezione “tissue” (carta per usi igienico-sanitari). Tra le aziende italiane ad aver preso parte all’indagine vi sono inoltre Fedrigoni e Burgo.

Il WWF ha presentato la classifica internazionale 2012 delle aziende della carta in merito alla loro impronta ecologica globale, denominata ”Environmental Paper Company Index 2012”. Delle 45 aziende a cui il WWF ha inviato i questionari relativi all’indagine, soltanto 19 anno deciso di rispondere alle domande e di rendere noti i dati più salienti correlati alla propria attività produttiva. A conquistare il terzo posto della classifica generale è l’italiana Sofidel, comunemente nota per il marchio Regina, che ha raggiunto il primo posto per la “Clean Production” nella sezione “tissue” (carta per usi igienico-sanitari). Tra le aziende italiane ad aver preso parte all’indagine vi sono inoltre Fedrigoni e Burgo.

Il Gruppo Sofidel ha conquistato la prima posizione nella sezione “Clean Production” con il 66% dei punti grazie alla propria attenzione all’impatto ambientale nei processi produttivi. Il gruppo è inoltre impegnato in un progetto relativo all’approvvigionamento responsabile di materie prime ed ha aderito al programma Climate Service per la riduzione delle emissioni. L’azienda desidera inoltre accrescere il proprio impegno nel ricorrere a fonti certificate. Tra le categorie in gara, oltre a “tissue”, vi erano due ulteriori sezioni, la prima dedicata alla “carta da stampa” e la seconda dedicata agli “imballaggi”.

Fedrigoni e Burgo si sono distinte nella sezione “carta da stampa” guadagnando rispettivamente il terzo posto per l’approvvigionamento responsabile delle risorse forestali e la quinta posizione per il reporting socio-ambientale. I criteri chiave dell’indagine hanno preso in considerazione inoltre il consumo di acqua da parte delle aziende, la loro produzione di rifiuti e le loro emissioni inquinanti.

Visti i 400 milioni di tonnellate di carta prodotta ogni anno nel mondo, l’iniziativa del WWF è volta ad incoraggiare sia le aziende coinvolte nella produzione della carta sia coloro che investono nel settore a migliorare le loro prestazioni e a rendere maggiormente trasparenti le proprie attività, seguendo l’esempio dei gruppi che hanno deciso di rispondere al sondaggio.

Massimiliano Rocco, Responsabile Foreste di WWF Italia, desidera rivolgere ad esse un invito in tal senso: “Invitiamo anche altri produttori di carta a partecipare all’analisi WWF sull’impronta ecologica e a dimostrare, attraverso la certificazione di catene di fornitura e prodotti, il proprio impegno concreto nella salvaguardia dell’ambiente e nella promozione di un uso corretto delle risorse forestali, come già fatto da alcune aziende”.

La carta si trova al centro di un mercato e di processi produttivi che, se non gestiti nella maniera più corretta ed attenta, sono in grado di contribuire al sempre crescente processo di deforestazione che interessa alcune delle aree più delicate del nostro Pianeta, tra cui la foresta amazzonica, vero e proprio paradiso della biodiversità vegetale ed animale, purtroppo costantemente minacciato dalle attività umane. È dunque auspicabile un ricorso sempre maggiore all’impiego di carta riciclata, che si rivela ancora più importante se si considera un fenomeno meno noto, relativo alla crescita sconsiderata di piantagioni dedicate alla produzione di pasta di legno e all’abbattimento illegale di alberi, che sta ponendo a serio rischio numerosi habitat naturali.

Per questioni di trasparenza, il WWF ha deciso di rendere noti sia i nomi delle aziende che hanno risposto al sondaggio in questione, sia i nomi di coloro che non hanno inviato alcun dato. Riportiamo entrambi gli elenchi, che potrebbero essere utili ai lettori per orientare le proprie scelte di consumo.

Aziende partecipanti

Settore Carta: Arjowiggins Graphic, Burgo, Cascades, Domtar, Fedrigoni, Mondi, M-real, Stora Enso, Suzano, UPM

Imballaggi: Cascades, Korsnäs, Mondi e SCA Containerboard.

Tissue: Arjowiggins, Metsä Tissue, Renova, SCA Tissue, Sofidel

Non hanno partecipato

Amcor, CMPC, DS Smithz, Hansol Paper, Holmen, IlimPulp, Klabin, Lee&Man, Mayr-Melnhof Karton, Nine Dragons, Papierfabrik Palm, Prinzhorn Holding, SmurfitKappa; APP, Hansol Paper, Lecta Europe, Lenzing, Norske Skog, Portucel Soporcel, Sappi, Shandong Chenming, Georgia Pacific, Lucart Group, Sharma, SHP Group, WEPA

Per approfondire clicca qui

Marta Albè

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