Fotovoltaico: le 10 maggiori aziende di pannelli solari al mondo. Europa fuori dalla top ten

Sebbene in Europa la domanda di prodotti legati al settore fotovoltaico sia in crescita, le aziende del settore faticano a proporre prezzi competitivi, in particolare nel caso in cui abbiano deciso di mantenere i propri stablimenti manifatturieri all’interno dei confini europei. A rivelarlo sono gli ultimi dati raccolti da Lux Research, che si è impegnata a stilare una classifica dei dieci maggiori produttori di pannelli solari del mondo. Nella top ten però non compare purtroppo alcuna azienda europea.

Sebbene in Europa la domanda di prodotti legati al settore fotovoltaico sia in crescita, le aziende del settore faticano a proporre prezzi competitivi, in particolare nel caso in cui abbiano deciso di mantenere i propri stablimenti manifatturieri all’interno dei confini europei. A rivelarlo sono gli ultimi dati raccolti da Lux Research, che si è impegnata a stilare una classifica dei dieci maggiori produttori di pannelli solari del mondo. Nella top ten però non compare purtroppo alcuna azienda europea.

Mantenere la propria produzione sul territorio costituisce certamente una buona opportunità per esercitare un maggiore controllo sulla qualità della stessa. Ciò conduce però ad una nota dolente, riguardante prezzi e guadagni. I costi di produzione in Europa risultano infatti più elevati rispetto a ciò che avviene, ad esempio, nei paesi asiatici. Ne consegue che i pannelli fotovoltaici prodotti all’interno dei confini europei vengano venduti a prezzi più elevati rispetto a prodotti analoghi di provenienza estera, in modo che le aziende possano comunque garantirsi un guadagno.

Un esempio del tentativo di porre in essere entrambi i comportamenti proviene dalla norvegese Renewable Energy Corporation (REC), la quale nel corso degli ultimi mesi ha drasticamente ridotto la propria produzione in loco, continuando a mantenere invece ai massimi livelli il rendimento produttivo dei propri stablimenti situati a Singapore, riuscendo così a garantire a se stessa una certa competitività sul mercato.

Le aziende presenti nella top ten sono responsabili del 44% della produzione mondiale di pannelli fotovoltaici. Tra di esse sono inclusi alcune delle più grandi compagnie con base in Cina, tra le quali spiccano i nomi di giganti come Trina, Suntech Power e Yingii. A fare il proprio ingresso nella top ten del 2011 è la Neo Solar Power, azienda con sede a Taiwan, responsabile del 3% della produzione globale di pannelli solari, che si colloca al decimo ed ultimo posto della classifica.

Al primo posto troviamo la statunitense First Solar, che ha dislocato gran parte della propria produzione in Malesia. La sua produzione, pari al 6% del totale mondiale, si assesta sullo stesso livello dell’asiatica SuntechPower, che occupa il secondo posto. La cinese Yingli Green Energy le segue immediatamente, con una percentuale del 5%. A guadagnare 4 punti percentuali ciascuna sono le restanti sei aziende presenti all’interno della top ten: le cinesi Trina Solar, SunPower, MotechSolar e Ja Solar, la giapponese Sharp e la canadese Canadian Solar, che opera però prevalentemente in Cina.

top_ten_pannelli_fotovoltaici

Secondo gli analisti di Lux Research, la produzione asiatica di pannelli fotovoltaici riuscirà ad assicurarsi nel giro di poco tempo il 50% ed oltre del mercato, senza tenere in alcun conto il disappunto e le dispute che presumibilmente si faranno presto ancora più vive in Occidente. Uno spiraglio da non sottovalutare affinché la situazione si sbilanci a favore dell’Europa potrebbe essere costituito dai premi aggiuntivi alle tariffe incentivanti proposti dal Quarto Conto Energia, rivolti alle aziende in grado di abbinare agli impianti fotovoltaici da esse realizzati una certificazione in merito all’efficienza energetica raggiunta dagli edifici su cui verranno installati. Ma anche tentare di competere sul fronte dell’innovazione immettendo sul mercato moduli sempre più efficienti in grado di massimizzare gli investimenti.

Marta Albè

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