Nasce l’ICER, la confederazione mondiale dei Regolatori dell’energia

Prende, infatti vita, ufficialmente, durante il quarto Forum Mondiale dei Regolatori per l'Energia che si sta svolgendo in questi giorni ad Atene, l'ICER, l' International Confederation of Energy Regulation che associa, per la prima volta, tutte le 11 Autorità di regolazione del mondo per meglio tutelare i consumatori

Si erano riunite la prima volta a Roma, nel maggio scorso durante l’Assemblea dei Regolatori G8+ e, come stabilito allora, tutte le Autority dell’energia si sono oggi raggruppate in un unico organismo internazionale ad hoc. Prende, infatti vita, ufficialmente, durante il quarto Forum Mondiale dei Regolatori per l’Energia che si sta svolgendo in questi giorni ad Atene, l’ICER, l’ International Confederation of Energy Regulation che associa, per la prima volta, tutte le 11 Autorità di regolazione del mondo.

Lo scopo è quello di tutelare ulteriormente i consumatori rafforzando la collaborazione, il coordinamento e la cooperazione internazionale nel settore dell’energia e migliorando continuamente sicurezza, qualità ed economicità dei servizi, in un contesto rispettoso dell’ambiente.

Il nuovo organismo contribuirà a promuovere iniziative e quadri regolatori sempre più efficaci, perché maggiormente standardizzati a livello mondiale in modo da riuscire meglio a far fronte alle emergenti problematiche globali, proprio perché in grado di proporre soluzioni altrettanto globali.

A capo della nuova confederazione è stato eletto Lord Mogg, già Presidente dell’Associazione dei Regolatori Europei, mentre il Presidente italiano Alessandro Ortis (nella foto) è stato confermato Presidente dell’International Energy Regulation Network (IERN). Come base operativa dell’ICER è stata scelta proprio l’Italia, mentre come primo atto è la stata approvata la dichiarazione unitaria da presentare alla Conferenza sul Clima di Copenhagen del prossimo dicembre. Si tratta di otto concrete proposte d’azione in tema di sviluppo sostenibile da sottoporre ai grandi che si riuniranno a dicembre.

Come ci ha tenuto specificare Ortis, attraverso la confederazione mondiale sarà possibile “promuovere al meglio gli investimenti per lo sviluppo infrastrutturale (particolarmente preziosi nell’accelerare il superamento dell’attuale crisi internazionale); l’efficienza dei mercati; la competitivita’ e la sostenibilita’ dei sistemi e dei servizi energetici, a finale beneficio dei consumatori“.

Noi non possiamo che sottoscrivere e sperare che tali benefici non tardino a farsi vedere.

Simona Falasca

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