Fai, Primarie della Cultura: vota per portare l’ambiente tra l’agenda dei politici

Se, a causa del Porcellum, è impossibile scegliere i deputati e senatori al di fuori delle cosiddette 'liste bloccate', i cittadini dovrebbero avere almeno la possibilità di scegliere le idee che dovranno essere portate avanti dal nuovo Governo, eletto il 24 e 25 febbraio. Per questo il Fondo Ambiente Italiano ha lanciato l'iniziativa Primarie della Cultura. Di che si tratta?

Se, a causa del Porcellum, è impossibile scegliere i deputati e senatori al di fuori delle cosiddette ‘liste bloccate’, i cittadini dovrebbero avere almeno la possibilità di scegliere le idee che dovranno essere portate avanti dal nuovo Governo, eletto il 24 e 25 febbraio. Per questo il Fondo Ambiente Italiano ha lanciato l’iniziativa Primarie della Cultura. Di che si tratta?

Una vera e propria consultazione popolare, scaturita dall’idea di un gruppo di giovani e sostenuta dal FAI, che abbia il fine di promuovere e valorizzare soluzioni concrete nell’ambito della cultura, del paesaggio e dell’ambiente. Dal 7 al 28 gennaio, chiunque potrà esprimere le proprie preferenze sul sito www.primariedellacultura.it, scegliendo la classifica dei temi più votati, lunghi lo spazio di un tweet. L’iniziativa infatti sarà seguita anche tramite i principali social network: Facebooke Twitter.

Come fare per votare? Basta registrarsi sul sito e poi indicare fino a tre temi tra i 15 selezionati, ritenuti prioritari nei settori che da sempre contraddistinguono l’attività del FAI: cultura, paesaggio, ambiente.

Finora, in testa alla classifica dei temi più votati si trova “la quota minima 1% dei soldi pubblici per la cultura”, seguita da “chi tocca il suolo muore: stop al consumo del paesaggio” e da “io non dissesto: piani certi per la sicurezza del territorio”. Sul podio, dunque, due tematiche su tre riguardano il consumo di suolo. Un argomento molto sentito se si considera che il Personaggio Ambiente premiato lo scorso anno è il simbolo della lotta al consumo del territorio, Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano. Al quarto posto (provvisorio), vi è poi la riqualificazione dei centri storici seguita dallo stop alle leggi mancia e dall’agri-cultura che chiede più lavoro e benessere a km zero.

La raccolta delle preferenze si concluderà il 28 gennaio. Dopo, i risultati raggiunti ossia le scelte degli italiani saranno annunciate ufficialmente e presentate ai partiti e candidati delle prossime elezioni politiche, che potranno impegnarsi pubblicamente a sostenerle in caso di vittoria. L’iniziativa ha già riscosso una grande accoglienza, dopo sole 48 ore. In due giorni infatti è stata superata la soglia di 20mila voti con oltre 46mila visite.

Un successo straordinario e inaspettatoha commentato la presidente del Fai, Ilaria Borletti Buitoni – per un’idea nata completamente dalla rete e dai giovani. Abbiamo riscontrato un grandissimo interesse da parte degli utenti, che spesso dopo il voto hanno anche annunciato e commentato le loro preferenze via twitter e facebook”.

“Si tratta di un inizio veramente incoraggiante – prosegue la presidente Borletti – anche perché ci sono ancora 20 giorni per votare, fino al 28 gennaio. Questa partenza di slancio conferma che avevamo visto giusto: in campagna elettorale nessuno ha ancora dedicato neanche un minuto alla cultura e al paesaggio, mentre i cittadini sanno quanto siano settori fondamentali per il nostro Paese”.

Francesca Mancuso

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