#bastamortinstrada: domani tutti in piazza con #salavaiciclisti. Ecco tutti gli appuntamenti

Morire in strada, a piedi o in bici, non è più ammissibile. La morte di Altea, la 17enne di Lodi travolta domenica scorsa sulla sua bicicletta da un Suv ad alta velocità, ha riportato al centro dell'attenzione il problema della sicurezza sulla strade. Per questo il movimento #salvaiciclisti ha indetto per domani venerdì 16 novembre una nuova mobilitazione nazionale, raccolta attorno al grido unanime: “Ora basta morti in strada”

Morire in strada, a piedi o in bici, non è più ammissibile. La morte di Altea, la 17enne di Lodi travolta domenica scorsa sulla sua bicicletta da un Suv ad alta velocità, ha riportato al centro dell’attenzione il problema della sicurezza delle strade italiane. Per questo il movimento #salvaiciclisti ha indetto per domani venerdì 16 novembre una nuova mobilitazione nazionale, raccolta attorno al grido unanime: “Ora basta morti in strada”.

Tutti in piazza per dire No a queste assurde morti, che potrebbero essere evitate se solo venisse abbassato il limite massimo di velocità nei centri urbani fino a 30 kh/h. Questa la richiesta del movimento #salvaiciclisti, che ha promosso l’iniziativa, nata spontaneamente in rete dopo la morte della giovane di Lodi, per rompere il silenzio della classe politica sul problema e chiedere alle autorità di attuare politiche di prevenzione immediatamente.La classe politica che ci amministra e che si candida a governarci per i prossimi anni, invece, continua a fare finta di niente rifiutandosi non solo di ammettere le proprie responsabilità per le condizioni di totale insicurezza in cui vertono le nostre strade, ma anche di prendere in considerazione l’ipotesi di un benché minimo cambiamento futuro. Il loro silenzio è immorale e complice e non può più essere tollerato ulteriormentesi legge. Su Twitter, la manifestazione #bastamortinstrada sta già raccogliendo adesioni.

Ed ecco tutti gli appuntamenti da Nord a Sud.

ALESSANDRIA: piazza della Libertà, lato Prefettura, ore 18:30

AREZZO: Via Calamandrei ore 18,30

BARI: Piazza Del Ferrarese, ore 19

BOLOGNA: Piazza Maggiore ore 20:30

BRESCIA: Piazza Tebaldo Brusato, ore 19:00

BRINDISI: Piazza Crispi, ore 20:30

CAGLIARI: Piazza Giovanni XXIII, Ore 21:00

CATANIA: Piazza Duomo, Ore 21:30

CESENA: Viale Bovio (di fronte al palazzo della Confartigianto), Ore 18:30

CHIERI: Via Palazzo di Città, ingresso Municipio, ore 19

CREMONA: palazzo Cittanova ore 19.00

FIRENZE: Piazza Della Ss Annunziata, Ore 18:30

GENOVA: Via Garibaldi, ore 18:00

IVREA: Torre di Santo Stefano, ore 18.30

LECCE: Porta Napoli, ore 21:30

MANTOVA: Piazza Mantegna, ore 19:00

MILANO: Via Solari, Ore 19:00

NAPOLI: Piazza Del Gesù, Ore 18.30

PAVIA: Piazza Leonardo da Vinci, ore 21.00

PINEROLO: davanti al Municipio, ore 20.30

PISA: piazza XX Settembre, ore 19:00

REGGIO EMILIA: piazza Prampolini, ore 19:00

ROMA: Via dei Fori Imperiali, Palo 27, ore 19:00

TORINO: Piazza Castello, ore 21.30

TRIESTE: Piazza Borsa, Ore 19:00

VICENZA: Piazza dei Signori, ore 18:30

Portare il limite massimo di velocità urbano a 30 km/h, eccetto su alcune arterie di scorrimento, è una misura di buonsenso, che produrrebbe sugli spostamenti medi in città tempi di percorrenza impercettibilmente maggiori, ma potrebbe evitare incidenti e salvare delle vite,” ha detto in una nota il senatore del Pd Francesco Ferrante, che ha annunciato di aderire alla manifestazione di domani.

Anche Legambiente con un comunicato ha annunciato la propria partecipazione. Dicono gli ambientalisti: “Qualunque sia la causa che determina un incidente è la velocità a determinarne l’esito. Se uno al volante si distrae a 20 all’ora al massimo provoca lividi ed escoriazioni, se si distrae a 50 all’ora uccide un pedone o un ciclista 7 volte su 10. Se davvero gli amministratori pubblici vogliono aumentare la sicurezza degli utenti della strada bisogna immediatamente ridurre la velocità a 30 kmh nei centri abitati con esclusione delle principali arterie di scorrimento. E su tutte le altre arterie bisogna utilizzare la tolleranza zero e prevedere sanzioni pesanti per la guida pericolosa, cominciando a far funzionare da subito la patente a punti”.

Servono fatti concreti e decisioni immediate, per evitare che il numero delle vittime sulle strade cresca ancora.

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