‘Dal big bang al big freeze’: lezione speciale per 50 bimbi in diretta dall’Antartide

Un freezer naturale a disposizione delle future generazioni di scienziati, per preservare le informazioni contenute nei ghiacciai della Terra, sempre più a rischio a causa dei cambiamenti climatici. In una lezione speciale in diretta dal Polo Sud, il luogo più freddo del Pianeta, i ricercatori impegnati nella 32esima campagna antartica racconteranno come sia possibile conservare la storia del clima a oltre 50 bambini che interverranno all’incontro “Dal big bang al big freeze”, organizzato da Green Cross ed Enea e in programma martedì 24 gennaio a Explora, il Museo dei Bambini di Roma

Un freezer naturale a disposizione delle future generazioni di scienziati, per preservare le informazioni contenute nei ghiacciai della Terra, sempre più a rischio a causa dei cambiamenti climatici. In una lezione speciale in diretta dal Polo Sud, il luogo più freddo del Pianeta, i ricercatori impegnati nella 32esima campagna antartica racconteranno come sia possibile conservare la storia del clima a oltre 50 bambini che interverranno all’incontro “Dal big bang al big freeze”, organizzato da Green Cross ed Enea e in programma martedì 24 gennaio a Explora, il Museo dei Bambini di Roma.

A partire dal progetto “Protecting Ice Memory”, che chiama a raccolta le carote di ghiaccio estratte da ogni latitudine fredda, alla nuova missione “Beyond Epica – Oldest Ice”, con l’ambizioso obiettivo di cercare in Antartide il ghiaccio risalente a 1 milione e mezzo di anni fa: lo station leader della campagna estiva Gianluca Bianchi Fasani (Enea) e il coordinatore scientifico Mario Salza (Cnr), in collegamento Skype dalla sala operativa della base scientifica italo-francese “Concordia” nel continente bianco, riveleranno ai bambini delle scuole primarie gli aggiornamenti sui progetti in corso per ricostruire e tutelare la storia profonda della Terra e risponderanno alle domande sulla missione.

«I ghiacciai sono un pozzo di informazioni inesauribile spiega Giorgio Budillon, del comitato scientifico di Green Cross e membro della Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide -. Ad esempio dalla loro stratigrafia si può ricostruire l’evoluzione del clima terrestre e studiare i fenomeni che lo modificano, comprese le eruzioni vulcaniche che hanno segnato il clima e la storia dell’uomo. Ancora più interessanti i risultati che potranno fornire progetti come “Beyond Epica” che si propone di ricostruire il record climatico di 1,5 milioni di anni, o come l’investigazione dei laghi subglaciali, ambienti estremi ostili, immersi nell’oscurità sotto la spessa coltre della calotta di ghiaccio antartica, che potrebbero rivelare la presenza di forme di vita aliene rispetto al nostro attuale ecosistema».

L’avventura dei ricercatori al Polo Sud presso la stazione Concordia, iniziata l’8 novembre 2016, si concluderà per molti di essi l’8 febbraio 2017, ma per pochi coraggiosi continuerà ininterrotta per l’intero inverno polare, fino a novembre 2017.

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L’appuntamento al Museo si inserisce nel programma di promozione della XXV edizione del concorso nazionale “Immagini per la Terra”, iniziativa di educazione ambientale rivolta a studenti e insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado.

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