IDPD 2012: Oggila Giornata internazionale delle persone disabili

Oggi, lunedì 3 dicembre 2012, è la Giornata Mondiale della Disabilità, che vede al proprio centro la difficile condizione delle persone disabili e il tema del “Rimuovere le barriere per creare una società inclusiva e accessibile per tutti”. Anche in Italia, come in tutto il mondo, sono state organizzate iniziative di sensibilizzazione in proposito.

Oggi, lunedì 3 dicembre 2012, è la Giornata Internazionale della Disabilità (International Day of Persons with disabilities), che vede al proprio centro la difficile condizione delle persone disabili e il tema del “Rimuovere le barriere per creare una società inclusiva e accessibile per tutti”. Anche in Italia, come in tutto il mondo, sono state organizzate iniziative di sensibilizzazione in proposito.

A Roma avrà luogo la presentazione della “Carta dei servizi per il superamento delle barriere comunicative”, realizzata da un tavolo permanente tra il Consiglio nazionale degli utenti, Agcom, le Associazioni delle persone con disabilità e il Dipartimento Comunicazione del Ministero dello Sviluppo Economico.

La Giornata dei diritti delle persone con disabilità è stata istituita da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 1993, senza l’intento di relegare ad un’unica occasione l’impegno per trovare delle soluzioni che possano facilitare l’esistenza delle persone disabili, ma con lo scopo di riuscire a trovare supporto all’iniziativa lungo tutto l’arco dell’anno.

In tutta Italia è già attivo un progetto per la promozione dell’accesso e della fruibilità del patrimonio turistico e culturale alle persone con disabilità, in modo che possano essere abbattute quelle barriere architettoniche, sociali e comunicative che purtroppo più o meno inevitabilmente sono sorte nel corso del tempo nei confronti di coloro che sono affetti da disturbi che possono segnare l’intera esistenza.

Il progetto mira a rendere fruibile la storia, la cultura, l’arte e le località turistiche di interesse artistico e culturale presenti nel nostro Paese alle persone disabili, in modo che sia per loro possibile ammirare il patrimonio italiano come ogni altro cittadino. Il progetto può prevedere la realizzazione di eventi gratuiti dedicati a persone disabili con problemi legati alla vista o all’udito o con altre disabilità, come nel caso delle visite guidate gratuite che verranno proposte nella giornata di domani, martedì 4 dicembre, da parte della Galleria Nazionale dell’Umbria. A Roma verrà inoltre inaugurata oggi alle ore 18 presso Palazzo Valentini (via IV novembre, 119/A) “Flash”, una mostra fotografica dedicata al superamento della marginalità e della disabilità.

A livello internazionale, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite si prepara a tenere un importante incontro nel corso del prossimo anno sul tema della disabilità e dello sviluppo, con particolare attenzione alle necessità e ai contributi delle persone disabili, in modo che possano essere attuati interventi a loro favore in futuro.

In Italia, le persone affette da disabilità grave superano i 2 milioni e rappresentano quasi il 5% della popolazione, a cui si aggiungono oltre 4 milioni di persone disabili che riescono a svolgere le proprie funzioni quotidiane con grande difficoltà, per un totale di oltre 7 milioni di persone disabili, pari al 12,5% della popolazione, un dato che contribuisce a porre ancora più al centro le problematiche delle persone disabili, la maggior parte delle quali sono assistite dalle loro famiglie, per via della carenza di strutture adatte alla loro condizione.

Gran parte di tali famiglie è però composta da una sola persona, un disabile spesso anziano e non completamente autonomo, simbolo i come il sistema di welfare italiano debba essere migliorato alla luce dei mutamenti demografici e dell’insorgere di condizioni di disabilità in età avanzata (date ad esempio dalla mancata autonomia nel camminare, salire le scale, chinarsi, coricarsi, sedersi, vestirsi, lavarsi, fare il bagno, mangiare) che pongono in difficoltà un numero sempre maggiore di persone anziane, che rischiano di essere abbandonate a se stesse.

Marta Albè

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