L’Infinito di Leopardi compie 200 anni

L’Infinito di Leopardi compie 200 anni: Napoli e Recanati si uniscono nel nome del poeta marchigiano.

L’Infinito di Leopardi compie 200 anni

Un idillio di 200 anni, una poesia che non ha età, un incontro che ogni generazione di studenti ha avuto tra i banchi di scuola: L’Infinito di Leopardi è al suo secondo centenario.

Per celebrare uno dei testi poetici più famosi e amati della lingua italiana, tra le tante iniziative, a Recanati si è svolto un flash mob di migliaia studenti di tutta Italia, che hanno recitato in contemporanea la celebre poesia: sarà “#200infinito”.

L’Infinito

XII – L’INFINITO

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
E questa siepe, che da tanta parte
Dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
Spazi di là da quella, e sovrumani
Silenzi, e profondissima quiete
Io nel pensier mi fingo; ove per poco
Il cor non si spaura. E come il vento
Odo stormir tra queste piante, io quello
Infinito silenzio a questa voce
Vo comparando: e mi sovvien l’eterno,
E le morte stagioni, e la presente
E viva, e il suon di lei. Così tra questa
Immensità s’annega il pensier mio:
E il naufragar m’è dolce in questo mare.

La lirica, breve e potente, è composta da 15 endecasillabi sciolti e occupa la dodicesima posizione dei Canti. È uno dei testi più rappresentativi di Leopardi, appartenente al genere dell’idillio, e descrive perfettamente quel delicato equilibrio di sensazioni, emozioni e riflessioni: dal dato fisico (il colle solitario, la siepe, il vento, il fruscio delle foglie), alla netta percezione di innalzarsi e di vagare in “interminati spazi”, finché anche il cuore non è in grado di provare una altrettanto forte emozione: “ove per poco / il cor non si spaura”.

Un incanto, insomma, che forse quando si è giovani, tra i libri, poco si apprezza. Eppure questa poesia, che compie 200 anni, è qualcosa di quanto mai attuale, esatta descrizione dell’enigmaticità e della complessità umana.

La poesia fu pubblicata solo nel 1826 negli “Idilli”, quando Giacomo era ormai lontano da Recanati.

Per tutto il 2019, nella cittadina marchigiana si svolgerà “Infinito Leopardi”, mostre, spettacoli, conferenze, e pubblicazioni per tornare a pensare all’infinito e alle espressioni dell’uomo nella natura, tema del pensiero leopardiano.

E in occasione del bicentenario dalla composizione è stato pubblicato qualche tempo fa il brano “L’Infinito 2.0” di Mario Camilletti, il docente che “usa la musica per la memorizzazione dei grandi classici” e che ha rivisitato le più famose liriche della cultura classica latina. Questo omaggio del professore ha avuto anche il beneplacito della famiglia dei conti Leopardi di Recanati.

 

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