Oggi è la giornata mondiale dell’acqua: #salvalagoccia

22 marzo: Giornata mondiale dell’acqua. Si celebra infatti proprio oggi l’importanza dell’acqua quale elemento senza il quale nulla potrebbe esistere. Le iniziative di Green Cross Italia, il nuovo brevetto di ENEA e l'appello del WWF al Governo Italiano. Tutto per preservare l'importanza dell'acqua.

22 marzo: Giornata mondiale dell’acqua. Si celebra infatti proprio oggi l’importanza dell’acqua quale elemento senza il quale nulla potrebbe esistere, seppure ancora troppe siano le persone nel mondo che ne hanno difficile accesso.

La Giornata mondiale dell’acqua fu istituita dalle Nazioni Unite nel 1993 con lo scopo di porre l’attenzione sull’importanza dell’acqua e sulla necessità di preservarla e renderla accessibile a tutti. Secondo i dati dell’Unicef, sono infatti più di 750 milioni le persone nel mondo che non hanno accesso all’acqua potabile mentre noi la sprechiamo anche, e miliardi di persone non hanno ancora accesso ai servizi igienico-sanitari.

L’edizione 2016 della Giornata mondiale dell’acqua è dedicata al ruolo centrale che l’acqua svolge nella creazione di posti di lavoro: ad oggi circa la metà dei lavoratori di tutto il mondo lavora in settori legati all’acqua, ma si può dire che tutti i lavori, indipendentemente dal settore, siano direttamente connessi all’acqua. Ciononostante i diritti fondamentali di questi lavoratori spesso non sono riconosciuti né rispettati. Ma la disponibilità di acqua di qualità e in quantità può cambiare la vita e i mezzi di sussistenza dei lavoratori, e al contempo trasformare le società e le economie.

#Salvalagoccia

Intanto, in occasione di questa giornata, Green Cross Italia, ong ambientalista per lo sviluppo sostenibile, lancia la quarta edizione della campagna #Salvalagoccia e ha scelto come testimonial quelle persone che lavorano con l’acqua. Caterina Balivo, Daniele Molmenti, Giulio Dressino e Daniele Scarpa, Marcia Theophilo, Andrea Zitolo sono solo alcuni tra gli “eroi dell’acqua” che testimoniano l’importanza di tutelare le risorse idriche e limitare gli sprechi. E inoltre, cucina anti-spreco e acquisti ragionati per Tessa Gelisio e Franco Aliberti, che calcolano il risparmio di acqua ottenuto da menù a basso impatto e dedicano due ricette speciali a “Salva la goccia”.

Per ottenere 100 grammi di formaggio, per esempio, occorrono 500 litri di acqua, per un hamburger ce ne vogliono 2.400. Frutta e verdura hanno un impatto inferiore, ma comunque rilevante. Basti pensare che per portare a maturazione una mela sono necessari 125 litri di acqua.

A complicare la situazione ci sono i cambiamenti climatici: lunghi periodi di siccità e violente inondazioni hanno impatti devastanti sui sistemi di produzione alimentare. Gestire le risorse idriche è quindi essenziale per la costruzione di una resilienza sociale. E adottare il risparmio idrico nei gesti quotidiani significa contribuire a prevenire il riscaldamento della Terra.

Per questo Green Cross chiede a tutti i cittadini di ridurre il consumo di acqua e denunciarne gli sprechi, scegliendo cibi a ridotta impronta idrica, verdura, frutta e legumi, e inventare ricette da condividere sul web.

Acqua

Da ENEA un brevetto per ridurre consumi energia

L’ENEA presenta oggi un nuovo sistema per la gestione automatizzata degli impianti di depurazione delle acque reflue (che contengono sostanze inquinanti quali ammoniaca, azoto e fosforo), che consente risparmi del 36% circa sui consumi energetici totali e del 15% sui costi di gestione. In più, sarebbe in grado di garantire una maggiore efficienza dei processi biologici di rimozione degli inquinanti.

Attraverso delle sonde, il sistema brevettato dall’ENEA consente un controllo automatizzato efficiente e a costi contenuti dei processi di rimozione dell’azoto. Il brevetto consente inoltre una gestione semplificata dei sistemi di aerazione (responsabili del 75% dei consumi), riducendo fino al 60% l’aria utilizzata nelle vasche di trattamento delle acque.

Il WWF e l’acqua in Italia

Rimane una questione spinosa la gestione del servizio idrico qui in Italia. Nonostante nel 2011 26 milioni di italiani abbiano votato per mantenere la gestione del servizio idrico e la proprietà delle infrastrutture in mano pubblica, ad oggi alcuni emendamenti del Governo vorrebbero modificare alcuni articoli del progetto di legge.

È per questo motivo, e affinché venga rispettata la volontà di milioni di italiani, che il WWF si rivolge alla ai Deputati della Camera e chiede che vengano ritirati gli emendamenti che modificano proprio alcuni articoli del progetto di legge di iniziativa popolare attualmente in discussione alla Commissione Ambiente e che venga ripristinato il testo originale.

La proposta di legge di iniziativa popolare è stata presentata da centinaia di associazioni nazionali e comitati locali impegnati nella salvaguardia del bene acqua e fu sottoscritta da ben 400mila nostri concittadini (secondo la legge ne bastavano 50mila). Il Parlamento l’ha ignorata per anni, nonostante tale proposta sia stata avallata dall’esito referendario del 2011 quando l’Italia si pronunciò contro la privatizzazione dell’acqua.

Il WWF richiama poi il Governo a porre più attenzione al tema della gestione delle risorse idriche e sul governo delle acque. Il nostro Paese è inadempiente nei confronti di alcune importanti direttive europee, dalla depurazione dei reflui (Direttiva 91/271/CEE) alla Direttiva Quadro Acque (Direttiva 2000/60/CE). Dal 2016 rischiamo di dover pagare 500 milioni di euro l’anno a causa delle procedure d’infrazioni aperte nei confronti del nostro Paese.

È necessario un drastico e urgente cambiamento di rotta anche perché la gestione sostenibile della risorsa idrica è il primo passo per impostare una concreta politica di adattamento ai cambiamenti, come con forza è stato unanimemente richiamato nella recente Conferenza COP 21 svoltasi a Parigi tra il 30 novembre e il 12 dicembre dello scorso anno.

Germana Carillo

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