È Stefano Vignaroli il Personaggio Ambiente Italia 2014

Stefano Vignaioli è il Personaggio Ambiente 2014. Tre settimane fa vi avevamo invitato all’apertura delle votazione del Premio Personaggio Ambiente di quest’anno e ora siamo giunti all’elezione del vincitore, sulla base delle preferenze ricevute dagli utenti del web.

Stefano Vignaioli è il Personaggio Ambiente 2014. Tre settimane fa vi avevamo invitato all’apertura delle votazione del Premio Personaggio Ambiente di quest’anno e ora siamo giunti all’elezione del vincitore, sulla base delle preferenze ricevute da vio e da tutti gli utenti del web.

Stefano Vignaroli è deputato del Movimento 5 Stelle e vicepresidente della Bicamerale d’inchiesta per il ciclo illecito dei rifiuti e ha dedicato il premio a Roberto Mancini, il poliziotto ha indagato per anni sui rifiuti tossici sparsi tra la Campania e il Lazio e si è ammalato di cancro, abbandonato dallo Stato ha sacrificato la propria vita facendo il suo dovere fino in fondo pur conoscendone i rischi.

“Sono orgoglioso di ricevere questo riconoscimento e ringrazio la giuria che ha proposto la mia candidatura e tutte le persone che mi hanno votato. Un ricordo speciale va a Roberto Mancini, il poliziotto che era nella Commissione che oggi presiedo e che è stato abbandonato dallo Stato: ero presente ai suoi funerali, ma delle Istituzioni non c’era nessuno. Vorrei dedicare questo premio a lui e a tutti quelli che antepongono il bene comune al proprio interesse, perché sarà solo grazie a loro che il nostro Pianeta avrà un futuro” – ha dichiarato il deputato M5S.

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Vignaroli considera questo premio come un riconoscimento verso tutti quelli che condividono la sua stessa visione della vita a “Rifiuti Zero” e la concezione di decrescita, intesa come paradigma culturale virtuoso che preferisce la qualità alla quantità, la condivisione alla competizione, la riutilizzazione dei beni alla superficialità dell’usa e getta.

Il suo attivismo a favore dell’Ambiente ha avuto inizio molto prima dell’adesione al movimento di Beppe Grillo, di cui fa parte dal 2007. Durante l’anno si è distinto per essere riuscito a far approvare due importanti emendamenti all’interno del collegato ambientale, sull’introduzione del vuoto a rendere e sul potere calorifero dei rifiuti.

Tra una rosa di 20 candidati, scelti dal Comitato composto da direttori e giornalisti di testate giornalistiche ambientali, responsabili di siti tematici, blogger italiani e associazioni di settore, Vignaroli ha ottenuto 984 voti.

Il concorso ha inoltre previsto una Menzione Speciale del Comitato Tecnico, che è andata ad AFEVA, l’Associazione familiari vittime di amianto, nata con lo scopo di denunciare i gravi danni alla salute causate dall’amianto e dare sostegno alle famiglie stesse.

“Sono state tantissime le persone che hanno votato mostrando una forte sensibilità per le tematiche ambientali. La vittoria di Vignaroli” – ha detto Mario Notaro, Segretario Organizzativo del Premio – “fa sperare in un nuovo corso della politica su questo fronte. Da sottolineare anche che il secondo e terzo posto sono andati a due rappresentanti del mondo della scuola che dovrebbe essere un luogo privilegiato per educare alle buone pratiche. Infine, sono contento dell’assegnazione della Menzione Speciale ad AFEVA, un’associazione che ha bisogno di visibilità, ma che ha dalla sua perseveranza e coraggio”.

Il secondo classificato del Premio, di natura simbolica, è Rossano Ercolini con 431 voti. Maestro elementare e già vincitore del del Goldman Environmental Prize 2013 per l’avvio della campagna di sensibilizzazione pubblica sui pericoli degli inceneritori, Ercolini ha nel suo curriculum la fondazione di Rifiuti Zero, l’associazione che negli ultimi anni, ha spinto ben 117 Comuni italiani a chiudere i propri inceneritori e a convertirsi al riciclo.

Medaglia di bronzo, con pochi voti di scarto, va al dirigente scolastico Gaetano De Masi, da tempo in prima linea per convincere il governo a riconoscere la Cultura Ambientale come elemento educativo-didattico-formativo di primaria importanza nella scuola.

Marta Albè

Fonte foto: Antonio Scalia Photography

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