Energia dalle onde: a Venezia si sperimenta l’elettricità prodotta dal mare della laguna

A Venezia si produce energia sfruttando il moto ondoso e i movimenti delle acque causati nella Laguna dai mezze a motore. E senza emissioni di C02

Venezia, il mare, la laguna dal fascino indiscusso. Ma cosa succederebbe se le acque fossero utilizzare per produrre energia elettricapulita a costo zero? Il moto ondoso potrebbe davvero dare vita all’energia? A rivelare il progetto è stato il Comune di Venezia, a Rimini, in occasione di Ecomondo, insieme ad AGIRE, l’ Agenzia Veneziana per l’Energia.

Con la collaborazione di privati che detengono dei brevetti propri (GIANT e WEM), il Comune ha avviato la sperimentazione, utilizzando le onde per generare energia pulita. I primi risultati saranno valutati nell’estate del 2012, a un anno dall’installazione.

Non solo le onde marine naturali ma anche tutti i movimenti generati ad esempio dai mezzi a motore all’interno della Laguna, saranno adoperati per dar vita all’energia. In un primo momento dunque si sperimenterà il sistema GIANT, un a sorta di fungo, adesso installato nella sua versione più piccola, in grado di immagazzinare e produrre a pieno regime 12mila Kwh l’anno. A breve inoltre sarà inserito nella sperimentazione anche il sistema Wem, anche se più impattante e complesso, ma in grado di produrre ben 35mila Kwh all’anno.

Il progetto “Energia dalle onde” fino ad ora ha portato alla realizzazione di 3 prototipi, 2 da installare in mare aperto e uno già installato in laguna. L’installazione dei prototipi in mare aperto, tra cui lo stesso GIANT (Generatore Integrato Autonomo Non Tradizionale) e WEM (Wave Energy Module), prevede:

  • Il posizionamento dei dispositivi vicino alla piattaforma del CNR, posta di fronte al Lido, e la verifica iniziale del buon funzionamento dei prototipi;

  • La raccolta dati dalle boe;

  • Le proposte per l’utilizzo di impianti che possano produrre e distribuire l’energia prodotta da tale sistema.

L’installazione del prototipo GIANT in laguna, ossia nel canale della Giudecca, è stato avviato lo scorso mese di Agosto e prevede:

  • Il posizionamento in laguna di un modulo utile a monitorare per il periodo di tempo concordato (12 mesi), la potenzialità del sistema riguardo alla produzione di energia. In questo caso, due saranno gli step: si eseguirà un primo periodo di prova per verificare la qualità e l’affidabilità della componentistica e successivamente, si giungerà all’installazione della versione finale dell’impianto.

  • La raccolta dati dal prototipo e la successiva elaborazione.

  • Le proposte per l’utilizzo di impianti che possano produrre e distribuire l’energia prodotta grazie a tale sistema.

Questo sistema, sperimentato proprio per Venezia – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Gianfranco Bettinsfrutta il moto ondoso e anche le onde di rimbalzo sulle rive. Un sistema ingegnoso capace, una volta a regime, di diventare un micro-serbatoio di energia ad uso domestico”.

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Si legge sul sito di GIANT:Il sistema è equivalente al solare fotoelettrico e all’eolico, non vi è produzione di CO2, c’è solo produzione di energia rinnovabile, per 1 KWh di elettricità ci sono 0 grammi di CO2, analogamente per la produzione di idrogeno low–cost per le automobili o per gli impianti industriali e per la produzione di acqua desalinizzata o calda“.

Un buon inizio, non credete?

Francesca Mancuso

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