Svolta verde in Lombardia! Via libera alla prima legge che promuove l’agricoltura urbana (e le vertical farm)

In Lombardia è stato approvato il primo progetto di legge sull'agricoltura urbana, che incoraggia la nascita di vertical farm e tetti verdi

Rivoluzione green in Lombardia: il Consiglio regionale ha dato il via libera all’unanimità alla prima legge sull’agricoltura urbana, periurbana e metropolitana, che incoraggia la nascita dei tetti verdi, degli orti urbani e delle cosiddette “vertical farm. Si tratta di attività sempre più in voga (non solo in Italia) che, nonostante siano portate avanti in ambito urbano, verranno riconosciute come agricole.

Siamo la prima Regione italiana a dotarsi di una legge su questo tema – ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi. – Il mercato delle vertical farm oggi nel mondo vale oltre 2 miliardi di euro, ma le previsioni parlano di 5,8 miliardi nel 2022. Una opportunità anche economica per la Lombardia, con una attività che consente risparmio di suolo, acqua ed energia abbattendo l’utilizzo di sostanze chimiche ed attirando all’agricoltura nuove competenze professionali in grado di favorire anche il ricambio generazionale. 

Il progetto di legge mira a sostenere le attività agricole tradizionali e la realizzazione di boschi urbani per portare più verde in città. Allo stesso tempo vuole innovare fortemente il quadro normativo, riconoscendo i tetti verdi nella pianificazione urbanistica e consentendo l’insediamento in tutte le aree urbane delle vertical farm, ovvero gli innovativi sistemi di coltivazione verticale (cioè su più livelli sovrapposte), dove si produce verdura in ambiente protetto a ciclo continuo. 

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Come chiarito da una nota della Regione Lombardia, all’imprenditore che eserciterà le attività di vertical farming si applica la disciplina ex art.2135 del Codice Civile (imprenditore agricolo) e dell’Imprenditore Agricolo Professionale (IAP).

Grazie alla nuova legge, il vertical farming viene considerato compatibile con tutte le destinazioni d’uso urbanistiche previste dalla normativa vigente. Le attività di  possono essere ubicate esclusivamente presso edifici esistenti, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia. La norma, orientata nell’ottica di prevenire il consumo di suolo, si propone di favorire l’insediamento soprattutto nei centri urbani. L’obiettivo è di potenziare le capacità di autoapprovvigionamento di alimenti sani a km zero, creando anche nuovi posti di lavoro.

Gli obiettivi del nuovo progetto di legge

Il rivoluzionario progetto di legge, appena approvato in Lombardia, nasce con precise finalità: 

  • contribuire al conseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale, di rigenerazione urbana, di risparmio energetico, resilienza ai cambiamenti climatici e incremento del tasso di approvvigionamento degli alimenti a km zero
  • sostenere le produzioni agricole ottenute con tecniche di coltivazione convenzionali o innovative e in particolare con l’agricoltura verticale, gli orti urbani attrezzati, pubblici o asserviti, le coperture verdi degli edifici e la realizzazione di infrastrutture verdi multifunzionali negli insediamenti urbani, dell’area metropolitana e periurbani
  • riconoscere il ruolo economico, sociale, ambientale e culturale delle aree agricole periurbane e dell’agricoltura che vi si esercita

Il nostro augurio è che tante altre Regioni decidano di attivarsi al più presto per favorire la nascita di orti e tetti verdi nelle nostre città dove spesso predomina il grigio del cemento.

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Fonte: Regione Lombardia

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