E-cat: Rossi promette quello da 15 MW. Anche l’Università dell’Illinois punta sulla fusione fredda

Anche l'Università dell'Illinois avrebbe fatto scoperte interessanti (e replicabili) nel settore della fusione fredda. E Rossi adesso è impegnato nello studio di una terza versione dell'E-cat, da 15 MW ed in grado di produrre energia elettrica

E-Cat. Anche l’Università dell’Illinois è interessata allo studio della fusione fredda. Come ha voluto sottolineare E-Catnews.com, la realtà delle LENR non dipende esclusivamente dalla Defkalion e da Andrea Rossi, ma anche un piccolo esercito di scienziati è impegnato nello studio della fusione nucleare fredda.

Tra essi anche George Miley dell’University of Illinois. Il suo lavoro sulle LENR riguarda però le prospettive offerte dal settore per i programmi spaziali del futuro. Lo scienziato presenterà i risultati raggiunti attraverso i suoi studi il 23 marzo prossimo.

Ecanews ha avuto però un assaggio delle scoperte effettuare da Miley, nel corso di una conferenza che ha avuto luogo nei giorni scorsi presso l’ateneo americano. In quell’occasione Miley ha parlato di LENR come di un fatto reale. Egli crea le condizioni, e ne misura gli effetto. Assicura inoltre si tratta di esperimenti ripetibili e che è possibile dimostrarne il potenziale di utilità. Staremo a vedere. Un settore di notevole interesse, quello della fusione fredda, visto che in tanti vi si stanno alacremente dedicando.

Intanto sul fronte E-Cat, Andrea Rossi sembra essersi maggiormente concentrato sulla produzione di energia elettrica. Sono già state progettate due tipologie di E-Cat, quella da 1 MW e le unità da 10 kW che la Leonardo Corporation prepara per la produzione di massa. Nonostante sia abbastanza soddisfatto di questi primi due esemplari, Rossi punta adesso alla produzione di elettricità.

Stiamo lavorando duramente su questo punto” ha assicurato Rossi rispondendo alle domande di un utente. “La turbina Siemens, comunque, sarà per gli impianti di oltre 15 MW di potenza elettrica, ma troveremo il modo di renderlo idoneo anche per le piccole applicazioni”.

Una terza versione dell’E-Cat sarebbe dunque in cantiere, forse la più potente e capace di produrre energia elettrica. Continua Rossi: “Probabilmente inizieremo presto la produzione di un impianto da 15 MW, completamente autonomo sostenuto utilizzando parte dell’energia elettrica che produce per alimentare i moduli dell’E-Cat e la restante energia termica per il riscaldamento”.

Francesca Mancuso

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