E-cat: cloni alla riscossa, ma la fusione fredda di Rossi è già a quota 50.000 pre-ordini

Mentre Chan fornisce nuove informazioni sul proprio E-Cat fai-da-te, i greci della Defkalion aprono le porte ai test indipendenti

E-Cat, dai greci della Defkalion a Chan, è una corsa al clone del catalizzatore basato sulla fusione fredda. La creazione di Andrea Rossi sembra non dar pace agli appassionati e ai concorrenti, ex collaboratori come nel caso dei greci. I rivali di Rossi però puntano ad aprire al pubblico le proprie conoscenze ed i progressi fatti con le loro ricerche.

Ieri è stata la volta di Chan, una nostra vecchia conoscenza, che sta tentando ormai da mesi di replicare il funzionamento dell’E-Cat. A novembre l’utente rese note su Buildecat.com le modalità e i risultati raggiunti con il suo esperimento, la cosiddetta Formula Chan. Si tratterebbe di una sorta di clone dell’E-Cat ma in versione open source, se vogliamo, visto che il misterioso Chan avrebbe reso nota la sua ricetta per l’E-Cat fai-da-te sul web. Adesso, alla sua prima formula, il giapponese avrebbe aggiunto nuovi dettagli.

Alla prima formula, risalente al 21 novembre scorso, il giapponese avrebbe aggiunto nuovi dettagli utili per realizzare un dispositivo in grado di produrre 10 MW di energia. Cosa occorre? Secondo quanto si riportato da EcatWorld e su Chan Fusion Power, servirebbero: un contenitore di acciaio riempito di olio, riscaldato elettricamente a 100 C con 10 piatti impilati, che fungerebbe da nocciolo del reattore, 10 cartucce da 1000 kW alloggiate all’interno del contenitore, acqua a temperatura ambiente poi riscaldata fino a 100 C.

Ma, come dicevamo, non è l’unico a voler proporre una propria versione dell’E-Cat. Che per i greci, ex alleati di Rossi si chiama Hyperion. E anche nella vicina Grecia, le cose sembrano aver preso la piega giusta (o forse una brutta piega per Rossi). In un comunicato, la Praxen Defkalion Green Technologies (PDGT) ha annunciato di essere pronta per consentire ulteriormente a terze parti di valutare la sua tecnologia di base.

E i greci giocano duro. Già in un precedente comunicato, risalente alla fine di novembre, la Defkalion si era detta pronta a commercializzare il proprio E-cat entro il 2012. Oltre alla vendita dell’Hyperion, neanche due mesi fa, erano seguite altre tre promesse:

  1. Accordi con aziende per la concessione di licenze esclusive a seconda del paese/territorio.

  2. Test effettuati da terze parti indipendenti per scopi scientifici.

  3. Joint venture con nuove aziende per il mercato di nicchia.

Sembra dunque che alle parole la Defkalion sia pronta a far seguire i fatti. E Rossi? Preoccupato della forte concorrenza? Non sembra, visto che sul Journal, rispondendo alla richiesta di un utente, fornisce alcune cifre sulle prenotazioni dell’E-Cat: “Finora abbiamo ricevuto circa 50.000 pre-ordini che non è male per un prodotto che deve ancora essere descritto in dettaglio. Il nostro obiettivo di 10.000 è stato bruciato rapidamente”. Meglio del previsto.

E l’ingegnere fa sapere che per evadere tutti gli ordini ci vorranno 18 mesi a partire da adesso.

Francesca Mancuso

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