Energia per il sociale: dal GSE fonti rinnovabili per le associazioni no profit

Presentato al Quirinale dal GSE il progetto Energie per il sociale dedicato all'installazione di impianti per la produzione di energia pulita presso strutture appartenenti ad associazioni ed enti che operano nel sociale

Si chiama “GSE. Energie per il sociale” il nuovo progetto del Gestore dei Servizi energetici volto a favorire l’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile presso strutture appartenenti a organizzazioni che operano nel sociale, dalle Associazioni agli Enti no profit.

Agevolare l’installazione di impianti a fonti rinnovabili di alta qualità e di interventi di efficientamento energetico, di mobilità sostenibile e di illuminazione intelligente, questi i punti forti del progetto presentato lo scorso 11 maggio al Presidente della Repubblica Napolitano, alla presenza dei Ministri Passera e Clini.

Duplice il vantaggio legato al progetto sia in termini di ambientali che economici a favore delle associazioni e degli enti che operano nel sociale offrendo i seguenti vantaggi:

• la possibilità delle Associazioni di poter utilizzare direttamente l’energia rinnovabile prodotta da impianti installati nei siti o sugli immobili di pertinenza, secondo le migliori tecnologie disponibili e con la massima attenzione all’aspetto architettonico, godendo anche degli incentivi specifici qualora previsti dal quadro normativo vigente;

• produzione di energia derivata da fonti rinnovabili e conseguentemente riduzione delle emissioni inquinanti;

riduzione dei costi legati all’acquisto dell’energia;

•la crescita dell’”energia della conoscenza” che sotto diverse modalità, quali attivazioni di percorsi formativi specifici, sensibilizzazione al tema della green economy, partecipazione attiva all’installazione e alla gestione operativa degli impianti, coinvolgerà le persone appartenenti alle Associazioni no profit con possibili effetti positivi in termini di nuove opportunità occupazionali per i giovani delle comunità.

I primi beneficiari del progetto, per i quali il GSE ha già realizzato studi di fattibilità sono la Comunità di San Patrignano, l’Istituto Penale per Minorenni di Nisida, l’ Associazione Gruppo di Betania Onlus, la Libera Gruppo Abele La Fabbrica delle “e”, l’Istituto Giannina Gaslini di Genova e la Fondazione Whitaker Isola di Mozia.

Questo progetto incrocia due tematiche sostanziali che sono le due direttrici fondamentali dell’azione pubblica e sociale del nostro Paese: Innovazione e solidarietà” ha detto Giorgio Napolitano in occasione della presentazione del progetto al Quirnale.

Le prime Organizzazioni di utilità sociale coinvolte nel progetto produrranno 500.000 kWh all’anno di energia da fonti rinnovabili con una corrispondente riduzione di emissioni di CO2 pari a 250 tonnellate. Sono convinto che questo progetto possa trovare nel futuro applicazioni in altre strutture che operano nel sociale, affinché gli educatori, sgravati in parte dai costi gestionali, possano dedicarsi al recupero e al reinserimento dei giovani a loro affidati” ha detto il Presidente del GSE Emilio Cremona.

Durante l’incontro il Ministro Passera ha fatto riferimento ai nuovi e attesi decreti: “Stiamo mettendo a punto un nuovo piano energetico ma le linee guida del governo sono chiare e riguardano l’efficienza energetica, il gas e le energie rinnovabili“. E rende note le ambizioni italiane: “Vogliamo superare in anticipo gli obiettivi europei, evitare gli sprechi e utilizzare al meglio le risorse“. Il Ministro ha concluso annunciando che “in questi giorni presenteremo le modifiche dettate dal buonsenso. Dobbiamo puntare ad essere europei sia come obiettivi ma anche a livello di incentivi e di investimenti”.

Francesca Mancuso

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