Fusione fredda: l’E-cat si venderà al supermercato?

Mark Gibbs, su Forbes, ha chiesto agli utenti se davvero l'E-Cst possa funzionare. E tra certezze e dubbi, Rossi pensa già alla versione domestica, in produzione, a suo dire, dall'autunno di quest'anno

Grandi novità sul fronte E-Cat. Il 2012 è appena iniziato ma il ritmo con cui si rincorrono le prime notizie dell’anno sul famoso catalizzatore di Rossi fanno pensare che nei prossimi 365 giorni o giù di lì ne vedremo delle belle. Oltre all’annuncio della produzione di massa dell’E-Cat domestico per il riscaldamento, il tutto a prezzi piuttosto accessibili (dai 1000 ai 1500 dollari), pare che le novità non siano ancora finite.

Sempre dall’intervista di James Martinez su Ca$h Flow Radio dello scorso 29 dicembre, è emerso che Rossi starebbe trattando con la Home Depot per la distribuzione capillare dell’E-Cat già nel corso dell’anno. Dopo aver rivelato che il costo dell’E-Cat sarà così basso da potersi ripagare in pochi mesi, visto che la spesa per il carburante per il dispositivo sarà pari ad un sesto di quella necessaria al riscaldamento e al raffreddamento medio di un’abitazione, Martinez ha svelato che Rossi prevede di far partire la produzione nel corso dell’autunno e ha intenzione di creare una rete di vendita in grado di coprire l’intero territorio americano.

Ma se da una parte si guarda ormai in maniera positiva all’E-Cat, considerato il futuro ormai vicino per ottenere energia pulita, dall’altra c’è chi rimane ancora scettico riguardo alla tecnologia alla base del catalizzatore. Mark Gibbs, che su Forbes ha trattato molto spesso l’argomento, si chiede se davvero il 2012 sarà l’anno dell’E-Cat di Rossi.

E ha posto il quesito anche ai suoi lettori invitandoli ad esprimere la propria opinione. Pensate davvero che l’E-Cat sia in grado di fare quanto sostengono i suoi creatori? È stata questa la domanda a cui hanno risposto gli utenti. E in soli 8 giorni hanno espresso la propria opinione circa 1200 persone. I risultati aggiornati a qualche minuto fa sono i seguenti:

Sì: 44,5%

No: 41,5%

Non so; 13,9%.

Stando a tali cifre, pare che solo il 14% dei lettori sia davvero scettico nei confronti dell’E-Cat, in attesa di prove concrete sul suo funzionamento. Invece, l’86% dei votanti sembra avere un’idea piuttosto chiara sull’E-Cat. E sono un po’ di più quelli che tendono a credere che il catalizzatore funzioni.

Rimane comunque la certezza che fino a quando non vi saranno dei risultati sperimentali e verificabili, ogni cosa puà essere confutata. Ma ormai Rossi si è spinto troppo in là. Negli States sta diventando una sorta di rivoluzionario dell’energia tanto da essere stato più volte citato all’interno dei dibattiti della campagna presidenziale USA.

Francesca Mancuso

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