E-cat a stelle e strisce: la fusione fredda di Rossi tra US Army ed elezioni presidenziali

Il candidato americano Mitt Romney crede nella ricerca e per il futuro auspica nella produzione di energia pulita tramite la fusione fredda

Gli Stati Uniti tutti sembra interessarsi all‘E-Cat di Rossi e Focardi. Dopo la notizia dell’avvio della produzione industriale negli Usa, di qualche giorno fa, e l’interesse del senatore Bruce Tarr, sembra che il mondo a stelle e strisce stia seriamente pensado di puntare sul catalizzatore per il futuro energetico.

Di recente, anche l’US Military è apparso all’orizzonte, tra i potenziali acquirenti dell’E-Cat. Ma non è l’unico. Anche qualche candidato alla Presidenza Americana potrebbe cavalcare l’onda del successo (ancora teorico) dell’E-Cat utilizzandolo come cavallo di battaglia per la propria campagna elettorale. In un’intervista rilasciata al Washington Examiner, di cui di seguito riportiamo il video, il candidato alle presidenziali degli Stati Uniti Mitt Romney avrebbe menzionato la fusione fredda e la sua speranza che possa essere utilizzata un giorno per produrre elettricità.

Tim Carney, durante l’intervista ha posto una precisa domanda a Mitt Romney, ossia: “Che ruolo dovrebbe avere il governo nella promozione di determinati settori o attività economiche”? E aggiunge alcuni esempi, tra cui le energie rinnovabili o comunque “l‘energia prodotta da combustibili fossili”. “Che tipo di sussidi e incentivi saranno fatti? Ne hai già qualcuna in Massachusetts”. Si riferisce forse all’E-Cat?

Sebbene Romney si sia dichiarato un ammiratore del potere del libero mercato, senza ingerenze governative, il candidato ha spiegato: “Io credo nella scienza di base. Io credo nella ricerca spaziale. Credo nella analisi delle nuove fonti di energia. Io credo nei laboratori, che stanno cercando il modo di produrre l’elettricità con la fusione fredda”. È ammette che l’University of Utah c’è già riuscita. Non resta che seguire il suo esempi, dunque.

Ma non è tutto. Romney già da tempo si è dichiarato sostenitore della ricerca. Tuttavia, a suo avviso, “a volte è difficile trovare la linea di demarcazione tra ricerca e sviluppo. Nel settore della ricerca nucleare, per esempio, si discute di una tecnologia completamente diversa per la costruzione di centrali nucleari molto piccole che utilizzano un tipo di tecnologia differente”. Occorre capire, a suo avviso, se tale tecnologia funziona realmente.

Così come Obama, per la sua campagna, ha puntato sulle energie rinnovabili, forse Romney potrebbe lanciarsi nell’incognita della fusione fredda? Chissà, ma non dovremo attendere a lungo per scoprirlo. Una cosa è certa: ha già mostato il proprio interesse per questo genere di tecnologia, che ha trovato più fortuna in America, ed in Massachussetts, in particolare, di quanta ne abbia raccolta in Italia.

Ma anche i militari sarebbero interessati all’E-Cat. Da tre anni infatti è stata avviata la ricerca sulla fusione fredda. E a quanto sembra, i militari potrebbero essere interessati a correre un rischio con uno degli impiantu da 1 MW di Rossi visto che la somma richiesta, tutto sommato, non è elevata.

L’US Military sembra aver preso molto sul serio il settore delle LENR (Low Energy Nuclear Reactions). E se Rossi avesse ragione? Potrebbe rivoluzionare anche il modo di fare la guerra ? Di esplorare lo spazio?

 

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