Ta’u, l’isola 100% rinnovabile che ha detto addio alle fossili (FOTO e VIDEO)

Un posto da sogno, un'isola praticamente incontaminata, lontana migliaia di chilometri dalla terraferma. Voliamo virtualmentre a Ta'u, nelle Samoa americane. Qui i combustibili fossili saranno presto un lontano ricordo perché l'isola è quasi del tutto alimentata dal sole. Come? Grazie a 5000 pannelli fotovoltaici e 60 batterie Tesla

Un posto da sogno, un’isola praticamente incontaminata, lontana migliaia di chilometri dalla terraferma. Voliamo virtualmentre a Samoa americane. Qui i combustibili fossili saranno presto un lontano ricordo perché l’isola è quasi del tutto alimentata dal sole. Come? Grazie a 5000 pannelli fotovoltaici e 60 batterie Tesla.

La vita è davvero cambiata per gli abitanti di Ta’u. L’isola fino a qualche tempo fa era alimentata dal diesel, importato via mare da Tutuila e capitava spesso che vi fossero dei blackout e delle interruzioni di corrente.

“Ricordo che a volte non eravamo in grado di muoverci in nave per due mesi”, ha detto Keith Ahsoon, un residente la cui famiglia possiede uno dei negozi di alimentari sull’isola. “Facevamo affidamento su quella nave per tutto, compresa l’importazione di diesel per i generatori e per tutta la nostra energia elettrica”.

Oggi l’isola sfrutta una micro-grid realizzata da SolarCity e Tesla, una rete collegata alle batterie e in grado di soddisfare quasi il 100 per cento del fabbisogno energetico dell’isola con le rinnovabili. Oltre agli ovvi vantaggi per l’ambiente, la soluzione garantisce anche un risparmio dei costi per il diesel ed elimina i rischi di intermittenza.

La microgrid vanta 1,4 megawatt di capacità di generazione solare con i suoi 5300 pannelli fotovoltaici e 60 batterie Tesla Powerpack in grado di conservare l’energia prodotta di giorno e utilizzarla nelle ore notturne. Un sistema basato sulla generazione distribuita, pensato per fornire energia in base alla domanda e in grado di ricaricarsi del tutto con 7 ore di sole.

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Le batterie possono inoltre conservare l’energia necessaria ai 600 abitanti dell’isola per tre giorni.

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L’ospedale locale, le scuole superiori, le imprese, le stazioni di polizia e dei vigili del fuoco non dovranno più preoccuparsi delle interruzioni o del razionamento. Ma il più grande vantaggio secondo gli ideatori è il costo: la microgrid di Ta’u sostituisce i costosi generatori diesel con l’energia solare gratuita ed è progettata per ottimizzare le prestazioni del sistema e massimizzare il risparmio.

“C’è sempre il sole qui”, ha detto Ahsoon. “Questo progetto contribuirà a ridurre l’impronta di carbonio del mondo. Vivere su un’isola significa sperimentare il riscaldamento globale in prima persona. L’erosione delle spiagge e altri grandi cambiamenti sono parte della nostra vita qui”.

Ta’u non è una cartolina dal futuro, è un’istantanea di ciò che è già possibile grazie alle rinnovabili. Come Ta’u, molte comunità in tutto il mondo utilizzano il diesel come fonte principale di energia. Oggi, le soluzioni che uniscono il fotovoltaico e i sistemi di accumulo sono un’alternativa più sicura, ecologica ed economica.

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È bastato un solo anno per realizzare la rete. Non è poi così difficile come vogliono farci credere.

Francesca Mancuso

Foto e video

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