Ill fotovoltaico a concentrazione diventa di design e abbatte i costi

Dall' Università della California di San Diego è allo studio una interessante novità nel settore del fotovoltaico a concentrazione che permetterebbe di ridurre i costi dei pannelli solari e massimizzare la produzione di energia elettrica.

Dall’ Università della California di San Diego è allo studio una interessante novità nel settore del fotovoltaico a concentrazione che permetterebbe di ridurre i costi dei pannelli solari e massimizzare la produzione di energia elettrica.

Il fotovoltaico a concentrazione in cui, ad esempio, anche in Italia si sta investendo grazie ad Enel, si caratterizza, come si evince dal nome stesso, per la maggiore concentrazione di luce solare che le singole celle fotovoltaiche riescono a captare rispetto ai pannelli tradizionali. L’energia elettrica, inoltre, è prodotta adoperando minori quantità di silicio, il costoso materiale di cui sono fatte le celle e, quindi, potrebbe rappresentare una valida soluzione per ottenere pannelli fotovoltaici potenzialmente più efficienti e meno costosi. Tuttavia, fino ad oggi, i sistemi a concentrazione si sono caratterizzati per una scarsa convenienza economica, rispetto ai sistemi tradizionali, dovuta agli elevati costi sia dei sofisticati componenti ottici e di assemblaggio, sia dei sistemi di raffreddamento, di movimentazione e di inseguimento necessari.

Jason H. Karp, Eric J. Tremblay e Joseph E. Ford del Dipartimento di Ingegneria Informatica ed Elettrotecnica dell’Università della California di San Diego hanno invece teorizzato un nuovo design per le celle solari a concentrazione capace di superare tali limiti e rendere omogenea la luce solare delle aperture, grazie ad una gestione ottica innovativa.

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A differenza degli attuali concentratori fotovoltaici che prevedono un’ottica primaria per concentrare la luce solare, e un’ottica secondaria che divide il fascio luminoso in diverse aperture, ognuna delle quali necessita di una propria cella solare, “Planar micro-optic solar concentrator” questo il nome del nuovo sistema messo a punto, riesce a trasferire l’energia ad una singola cella, riducendo così il numero dele celle necessarie e, quindi, anche i costi di produzione.

A tal proposito, gli studiosi californiani stanno cercando di sviluppare un processo di produzione a basso costo utilizzando le attuali tecniche di lavorazione “roll-to-rol”, attualmente usatilizzate per la fabbricazione di televisori di grandi dimensioni.

Speriamo che le nuove applicazioni sul fotovoltaico a concentrazione possano rivelarsi veramente efficienti ed essere quanto prima immesse sul mercato del fotovoltaico, soprattutto in Italia dove regna ancora l’incertezza a causa della mancata entrata in vigore del nuovo Conto Energia 2011.

Andrea Marchetti
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