Smog, allarme dall’OMS: in Italia si vive 9 mesi in meno

Lo smog e il problema dell’inquinamento dell'aria, dato dalle polveri sottili emesse dai gas di scarico dei trasporti urbani delle nostre città, diventa ogni giorno più preoccupante. E oggi ad aggravare ulteriormente la situazione arriva un altro inquietante dato: ogni cittadino italiano perde in media 9 mesi di vita a causa dell’esposizione prolungata al particolato! Il dato scaturisce dai risultati ottenuti da uno studio effettuato dal Centro europeo ambiente e salute dell'Oms.

Lo smog e il problema dell’inquinamento dell’aria, dato dalle polveri sottili emesse dai gas di scarico dei trasporti urbani delle nostre città, diventa ogni giorno più preoccupante. E oggi ad aggravare ulteriormente la situazione arriva un altro inquietante dato: ogni cittadino italiano perde in media 9 mesi di vita a causa dell’esposizione prolungata al particolato! Il dato scaturisce dai risultati ottenuti da uno studio effettuato dal Centro europeo ambiente e salute dell’Oms.

Il Pm10 emesso dal trasporto su strada – ha fatto sapere Marco Martuzzi, responsabile impatto ambientale sulla salute del Centro europeo ambiente e salute Oms – rappresenta la principale fonte di emissione di particolato ed il suo impatto continua a rappresentare un problema di sanità pubblica“.

Ma vediamo nel dettaglio le cifre…
Secondo lo studio, nel corso dello scorso anno, 48 capoluoghi di provincia italiani hanno sforato il limite giornaliero di 50 microgrammi, per metro cubo, di polveri sottili per più di 35 giorni (limite temporale stabilito dalla legge europea).
E la conferma arriva anche dall’Agenzia europea per l’ambiente, che evidenzia ben 17 città italiane tra le prime 30 realtà europee più inquinate; in testa troviamo ancora una volta Torino, Brescia e Milano.

Ma anche Roma non scherza! Perfino nei parchi della Capitale la concentrazione media annua di particolato supera la media europea.

Ma quali sono le conseguenze pratiche di tutto questo inquinamento?
Morti premature e malattie croniche ed acute seguitano a colpire individui e famiglie – ha detto Martuzzi -; la diminuzione dell’attesa di vita e della capacità produttiva pesa sulla nostra società; ed infine il costo di migliaia di ricoveri ospedalieri indebolisce il nostro sistema sanitario“.

Insomma, i nostri governanti – insensibili ai temi ambientali e ai problemi di salute provocati ai cittadini – dovrebbero almeno essere toccati dalla voce “spesa pubblica”!

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