Los Angeles mette al bando le buste di plastica

Gli Stati Uniti, patria della cultura usa-e-getta sembrano muovere i primi passi verso l’abbandono dei sacchetti di plastica monouso comunemente utilizzati da chi si reca nei supermercati per fare la spesa. Il consiglio cittadino di Los Angeles, la seconda città statunitense per estensione, ha infatti stabilito di approvare un regolamento volto a bandire i sacchetti di plastica dal proprio territorio. La votazione è avvenuta praticamente all’unanimità, ricevendo il parere positivo di 13 componenti del consiglio su 14.

Gli Stati Uniti, patria della cultura usa-e-getta sembrano muovere i primi passi verso l’abbandono dei sacchetti di plastica monouso comunemente utilizzati da chi si reca nei supermercati per fare la spesa. Il consiglio cittadino di Los Angeles, la seconda città statunitense per estensione, ha infatti stabilito l’approvazione di un regolamento volto a bandire le buste di plastica dal proprio territorio. La votazione è avvenuta praticamente quasi all’unanimità, ricevendo il parere positivo di una larga maggioranza dei componenti del consiglio.

Le nuove disposizioni dovrebbero essere operative già a partire dal 2012. Si prevede che l’attuazione del bando verrà realmente concretizzata tra circa quattro mesi. Una volta posta in regola la città di Los Angeles, un simile provvedimento verrà esteso ad altre 48 città della California. Si prevede un periodo di transizione della durata di sei mesi per l’attuazione corretta del provvedimento in ogni città, in modo che ogni realtà possa adeguarsi alle nuove regole stabilite in merito.

I maggiori esercizi commerciali di Los Angeles avranno la possibilità di mettere a disposizione degli acquirenti buste di plastica per i sei mesi successivi all’entrata in vigore delle nuove disposizioni. Dopodiché, per altri sei mesi, dovranno distribuire gratuitamente ai clienti che li richiederanno dei sacchetti di carta. I sacchetti di carta potranno essere acquistati al costo di 10 centesimi l’uno, successivamente alla fase transitoria, che per i negozi più piccoli, relativamente alla possibilità di continuare ad utilizzare i sacchetti di plastica per un certo periodo, avrà la durata di un anno.

I sacchetti di carta potranno essere utilizzati e riutilizzati il più possibile, prima di essere avviati al riciclo. La speranza è che gli abitanti di Los Angeles e sempre più americani possano allontanarsi dall’abitudine dell’usa-e-getta ed avvicinarsi ad una cultura del riuso, adottando al momento della spesa e dello shopping delle sporte in stoffa o in altro materiale resistente riutilizzabili praticamente all’infinito, così come sta già avvenendo in Italia a seguito della messa al bando dei sacchetti di plastica non riciclabili.

Da questo punto di vista, è possibile affermare come il nostro Paese abbia potuto fornire a tutto il mondo il proprio buon esempio relativamente alla messa al bando di sacchetti e borse per la spesa realizzati in materiali plastici non riciclabili, alla cui brevissima durata d’utilizzo sarebbero seguite decine di anni di riposo all’interno delle già sovraffollate discariche.

In vista delle nuove abitudini eco-friendly, negli Stati Uniti si stanno diffondendo marchi di produzione di sporte di stoffa realizzate in cotone biologico ed in altri materiali all’insegna della sostenibilità ambientale. Le sporte di stoffa possono anche essere facilmente realizzate a mano e la nostra speranza è che il loro impiego si possa diffondere il più possibile anche in quei Paesi del mondo in cui i sacchetti di plastica non sono ancora stati vietati, ma il cui utilizzo può essere comunque ridotto mediante l’impiego di sporte riutilizzabili.

Marta Albè

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