World Turtle Day: come aiutare le tartarughe

Il 16 giugno è il World Turtle Day. Le tartarughe sono sempre più in difficoltà e purtroppo le ragioni sono tante, dai cambiamenti climatici che stanno mettendo a rischio la loro riproduzione alla plastica in mare, che finisce per soffocarle

Il 16 giugno è il World Turtle Day. Le tartarughe sono sempre più in difficoltà e purtroppo le ragioni sono tante, dai cambiamenti climatici che stanno mettendo a rischio la loro riproduzione alla plastica in mare, che finisce per soffocarle.

Queste splendide creature devono fare i conti con numerose minacce. È in aumento il numero di esemplari spiaggiati. A marzo, sulla costa Adriatica da Ravenna ad Ancona in sole 48 ore ne sono state recuperate 18 dalle spiagge.

Soffocate dalla plastica

La plastica è la minaccia numero uno. A causa dei rifiuti dispersi in mare, molte tartarughe muoiono soffocate per l’ingestione dei sacchetti ma anche di grossi frammenti. In alcuni casi, si impigliano nelle buste di plastica e non riescono più a liberarsi, morendo.

Per fortuna, ci sono anche delle storie a lieto fine, come quella della tartaruga Nazzareno, un esemplare maschio di Caretta caretta di oltre 90 kg, salvata nei giorni scorsi dal Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone, in Calabria. La tartaruga aveva numerosi frammenti di plastica nello stomaco e una ferita sul carapace.

Riscaldamento globale e riproduzione

Le tartarughe rischiano grosso anche a causa dei cambiamenti climatici. Un recente studio ha rivelato che a causa del riscaldamento delle acque nascono sempre più tartarughe di sesso femminile. Ciò è legato alla temperatura della sabbia durante l’incubazione. Quella più calda favorisce la nascita delle femmine mentre quella più fresca favorisce i maschi. Le temperature tra 24 e 29,5 gradi C sono maggiormente legate ad animali di sesso maschile, mentre tra 29,5 e 34 gradi C a esemplari femmine. Visto che le materie plastiche si scaldano quando vengono esposte al calore, le microplastiche possono aumentare la temperatura della sabbia specialmente se di colore scuro.

Reti e pescatori

Anche i pescatori sono una minaccia per le tartarughe. Capita spesso che esse rimangano impigliate tra le reti. Per questo è utile, per loro, sapere cosa fare e come limitare al massimo l’impatto su questi delicati animali. TartaLife, a questo proposito, ha rilasciato una serie di consigli volti alla riduzione della mortalità delle tartarughe nelle attività di pesca professionale:

tartarughe che fare

Foto

Diventa volontario

Per fortuna sono molte le attività che si occupano di salvare questi splendidi animali. È soprattutto grazie ai volontari se le tartarughe vengono salvate.

Gli eventi per il world turtle day

Diversi saranno gli eventi organizzati in Italia per celebrare la Giornata mondiale delle tartarughe. Tra questi quello organizzato da TartaLife durante il quale la Caretta caretta Sylvia verrà accompagnata nelle acque di Marettimo, alle Isole Egadi, dalle 11 alle 12, mentre a Favignana verranno svolte attività ludico-didattiche dedicate ai più piccoli, sui temi delle tartarughe marine e dell’ecologia marina.

tartalife

Il 16 giugno dal Bagno Obelix di Marina di Ravenna partirà alla volta del mare una tartaruga Caretta Caretta, che tornerà in natura dopo mesi di cure presso il CRTM di Riccione.

tartarughe ravenna

Ieri invece sono state rilasciate Angela e Nara:

A Siculiana Marina, in provincia di Agrigento, avranno luogo una serie di iniziative. Proprio lì, nei giorni scorsi è stata accertata la prima nidificazione del 2018 di una Caretta caretta in Sicilia. Le attività organizzate da Libero Consorzio Comunale di Agrigento, Comune di Siculiana e WWF-Riserva Naturale di Torre Salsa, inizieranno alle ore 8.30 con una pulizia straordinaria della spiaggia. Dalle 10 alle 11 nei locali del Centro di Educazione Ambientale si svolgerà un incontro divulgativo-formativo per facilitare l’individuazione di tracce di tartaruga marina sulle spiagge.

Cosa fare se trovi tartarughe in difficoltà?

Non inseguite l’animale e non tagliargli la strada con la barca, ma limitatevi a osservarlo a distanza di sicurezza. Se notate che presenta elementi di sofferenza, ad esempio se non si immerge e resta resta ferma a lungo, se sanguina molto o presenta pezzi di rete o lenze intorno al corpo, contattate immediatamente la Capitaneria di porto al numero 1530 e avvisate il personale specializzato di un Centro di Recupero Tartarughe Marine.

Se vi capita di vedere una tartaruga ferita o in difficoltà lungo una passeggiata sulla spiaggia, contattate il WWF o la Capitaneria di porto, segnalando la posizione e lo stato dell’animale.

Fatelo solo se notate che l’animale stia male. Le tartarughe infatti nidificano sulle spiagge quindi potrebbero essere intente a deporre le uova. In questo caso evitiamo di disturbarle, di fotografarle con flash e fotocamere e avvertiamo comunque un Centro di Recupero Tartarughe marine in modo da contrassegnare sulla spiaggia il luogo di deposizione e difenderlo da eventuali predatori.

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Francesca Mancuso

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