Vandali distruggono le arnie e uccidono milioni di api: oltre 60mila euro raccolti per il giovane apicoltore

Decine di arnie sono state distrutte, provocando la morte di milioni di api.

Decine di arnie distrutte e milioni di api morte, alcune schiacciate, altre uccise dal freddo e dalla pioggia. Un danno incalcolabile per l’ambiente, oltre che per l’azienda di Mattia Landra, giovane apicoltore piemontese.

Al momento non è noto chi sia l’autore di un gesto tanto vigliacco ma si teme che a devastare l’intero apiario di Mattia possa essere stato qualcuno che non gradiva la presenza delle api, forse addirittura un collega.

Mattia aveva infatti spostato da poco le sue api, per aiutarle a trovare fiori di acacia. Come ha sottolineato l’Apis in un post su Facebook, nella zona diversi apicoltori locali sono fortemente contrari alla migrazione di colleghi da Comuni limitrofi. Da qui, il timore che a uccidere le api sia stato proprio qualcuno che le api le conosce bene.

Chi si prende cura di questi preziosi insetti impollinatori dovrebbe più di chiunque altro rendersi conto della loro importanza per la biodiversità anziché considerarli come semplici “animali da reddito” di cui è possibile sbarazzarsi per dispetto o rivalsa.

“Le gelate di inizio aprile hanno bloccato la fioritura dell’acacia. Ma io non ho problemi a spostarmi e ho portato le api nei tre comuni dove l’acacia si è salvata, nel Canavese: a Caluso, Mazzè e Candia Canavese. Qui è successo il fatto. Io ho dei sospetti su chi sia stato, non è una bravata di qualche ragazzino. Comunque ho sporto denuncia, anche se servirà a poco. Ora ho perso tutto il raccolto dell’acacia e, non avendo più api, anche quello del castagno, che avrei ottenuto qui in valle Maira a inizio giugno.” ha spiegato Mattia.

Anni di lavoro e di accudimento sono svaniti in una notte e non sarà facile recuperare, ma per provare a far ripartire l’attività dell’apicoltore è stata organizzata una raccolta fondi grazie alla quale in poco più di due giorni sono stati raccolti oltre 67mila euro, superando ampiamente l’obiettivo iniziale di 15mila euro. La raccolta è ancora aperta su Gofundme ed è possibile contribuire.

Di sicuro il denaro raccolto sarà di grande aiuto, così come i tantissimi messaggi di sostegno e di solidarietà verso Mattia. Le sue api, però, non ci sono più.

“Dal punto di vista economico è un disastro, ma lo è anche dal punto di vista emotivo, perché chi ha fatto un gesto così orribile non ha principi. Le api, poi, sono preziosissime per l’ecosistema. Come si fa a fare del male a questi esseri? Io ho subito un danno, ma in realtà lo ha subito l’ambiente. Ho davvero male al cuore”, ha concluso l’apicoltore.

Fonte di riferimento: Chivasso Oggi/Aspromiele/Gofundme

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