Un traffico illegale di uccelli da utilizzare come richiami vivi nella caccia è stato fermato grazie al reparto Cites dei Carabinieti.
La notizia è stata data dal Ministro dell’Ambiente Sergio Costa sulla sua pagina Facebook Ufficiale.
Il commercio illegale dei volatili è stato scoperto grazie a un’indagine iniziata in Umbria. I militari hanno sequestrato 2500 uccelli di diverse specie, tra cui alcune particolarmente protette.
I volatili erano stati catturati illegalmente e sarebbero stati venduti ai cacciatori: il prezzo di questi uccellini può arrivare a 500 euro per ogni esemplare.
Allodole, merli, tordi e altri uccelli migratori vengono infatti usati dai cacciatori come esche sonore per attirare altri uccelli, così da poterli uccidere.
Una pratica crudele che costringe gli uccellini a i trascorrere la loro esistenza in piccole gabbie tenute al buio, perché non percepiscano il tempo e cantino incessantemente.
In Italia la cattura di volatili da usare come richiami vivi non è consentita:
“L’avifauna è uno dei tasselli più importanti della nostra biodiversità – ha spiegato il Ministo Costa – Chi la minaccia con questi traffici illegali solo per arricchirsi, deve pagare caro. Stiamo lavorando con il parlamento per inasprire le pene contro chi viola le norme a tutela della fauna selvatica” ha concluso il Ministro.
E’ stato stroncato un traffico illegale di uccelli da richiamo per la caccia, tra le specie anche alcune particolarmente…
Pubblicato da Sergio Costa su Martedì 19 novembre 2019
Purtroppo 500 uccellini tra quelli sequestrati sono stati trovati privi di vita; altri non erano in grado di volare, dunque sono stati consegnati ad appositi centri di recupero e verranno liberati quanto prima. Gli esemplari in grado di tornare subito in natura, sono stati invece immediatamente liberati.
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Tatiana Maselli
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