Fermati due turisti in Sardegna: nella loro auto c’erano 80 tartarughe

Una coppia di turisti in partenza dalla Sardegna a bordo di un’auto piena di bagagli, in fila per salire sul traghetto. Una scena di quotidiana routine al Porto di Golfo Aranci, in Gallura. E fin qui niente di strano. Ma è bastato un controllo per scoprire che quei turisti, all’apparenza simili a tanti altri, in realtà erano degli spietati trafficanti di tartarughe marine che avevano stipato in casse improvvisate o sacchi, nella quale gli animali avevano gravi difficoltà di movimento e respiratorie, numerose testuggini di specie diverse e tipiche dell'isola.

Una coppia di turisti in partenza dalla Sardegna a bordo di un’auto piena di bagagli, in fila per salire sul traghetto. Una scena di quotidiana routine al Porto di Golfo Aranci, in Gallura. E fin qui niente di strano. Ma è bastato un controllo per scoprire che quei turisti, all’apparenza simili a tanti altri, in realtà erano degli spietati trafficanti di tartarughe che avevano stipato in casse improvvisate o sacchi, nella quale gli animali avevano gravi difficoltà di movimento e respiratorie, numerose testuggini di specie diverse e tipiche dell’isola.

I Carabinieri erano stati insospettiti dalla quantità eccessiva di bagagli trasportati nell’auto e, nel corso della verifica, dopo aver udito dei flebili rumori provenire dal portabagagli, hanno scoperto che nell’auto c’erano in tutto 80 esemplari: 7 testudo hermani, 23 testudo marginata, 50 emys orbicularis (o testuggine palustre). L’attività di verfica è stata battezzata operazione “Ninja Turtles”.

I due turisti, di origine emiliana, 49 anni lui e 43 lei, sono stati bloccati mentre tentavano di raggiungere Livorno con il carico di esemplari protetti. E denunciati a piede libero dai carabinieri della Stazione di Golfo Aranci e della Sezione Radiomobile di Olbia per concorso in maltrattamento di animali, cattura, prelievo, detenzione di specie animali selvatiche protette, trasporto di esemplari di specie protette e trasporto di esemplari animali senza licenza.

I poveri animali, invece, sono stati posti sotto sequestro e subito affidati alle cure dei veterinari che, dopo averne accertate le condizioni, le libereranno.

Una scena di ordinaria follia al Porto di Golfo Aranci, in Gallura.

Roberta Ragni

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