Strage di nidi di rondine a Sirmione: abbattuti a decine, distrutte le uova

A Sirmione una serie di nidi di rondine sono stati abbattutti. Contenevano anche le uova, in attesa di schiudersi. Installate anche pericolose reti

Una terribile violenza a danno delle rondini. Decine di nidi sono stati abbattuti a Sirmione. Alcuni di essi ospitavano anche le uova, con i piccoli pronti per venire al mondo. È accaduto a Sirmione dove oltre all’abbattimento dei nidi, i carabinieri hanno trovato delle vere e proprie trappole che hanno ucciso gli uccelli.

Le rondini non hanno pace a Sirmione, dove il WWF Bergamo e Brescia ha fatto una triste scoperta. Decine di nidi sono stati distrutti, nonostante al loro interno fossero presenti uova in attesa di schiudersi.  All’interno di un tunnel per garage di un residence sono state trovate anche delle reti molto sottili, posizionate per evitare la sosta delle rondini.

In primavera, dopo aver percorso migliaia di chilometri le rondini tornano a nidificare dalle nostre parti ma troppo spesso devono fare i conti con la ignoranza e la cattiveria umana.

Così a Sirmione sono state posizionate le reti: si tratta di “vere e proprie trappole mortali” come ha spiegato il WWF Bergamo e Brescia, visto che lì alcune rondini sono rimaste impigliate e sono morte dopo atroci sofferenze.

“L’intervento dei Carabinieri forestali e dei volontari WWF ha portato alla luce un oramai consumato grave delitto. Sì, perché si tratta di un grave gesto punito penalmente: l’uccisione di fauna protetta, la distruzione di nidi, l’utilizzo di reti vietate, sono le accuse ipotizzate nella denuncia. I Carabinieri Forestali, WWF BG BS e Lipu sono in possesso di testimonianze, documentazioni fotografiche e filmati che non lasciano dubbi.

I condomini che vivono nel residence hanno raccontato di aver assistito a scene davvero tristi:

“Le rondini sembrano impazzite e senza sosta svolazzano cercando i nidi”.

Distruggere nidi o uccidere le rondini è reato

Tali animali sono protetti dalla legge n. 157/92 e dall’articolo 635 del codice penale e da regolamenti comunali, che ne vietano la distruzione e in caso di uccisione di pulli è prevista la violazione più grave dell’art. 544 bis del codice penale.

Per questo, se vedete qualcuno che distrugge i nidi o provoca qualsiasi forma di disturbo alla specie, potete segnalarlo ai Carabinieri Forestali chiamando il 1515 o il 112,

Perché è importante difenderle?

Come spiega la LAC, la Lega Abolizione Caccia, rondini, rondoni e balestrucci sono in pericolo, non solo a causa dei cambiamenti climatici e dell’utilizzo di pesticidi in agricoltura ma anche per via del fatto che nelle aree di svernamento essi vengono cacciati e la loro nidificazione viene ostacolata, come sta accadendo anche a Sirmone.

“In questo periodo le Rondini, i Balestrucci e i Rondoni stanno facendo ritorno nei nostri territori dove nidificano, si riproducono e verso l’inizio dell’autunno si radunano per spostarsi poi nei luoghi caldi dell’Africa, dell’India, della Cina, delle Isole Filippine. Si tratta di specie insettivore che contribuiscono alla riduzione di insetti molesti, come zanzare, mosche e altri. Alcuni studi scientifici citano la capacità di cattura di insetti fino alla quantità di circa 20mila al giorno per coppia nella stagione riproduttiva. Poiché esistono delle norme di legge per la protezione della fauna selvatica, è necessario salvaguardare e tutelare gli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche” conclude la LAC.

Fonti di riferimento: LAC, WWF Bergamo e Brescia

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