Sea Life: ecco perché l’acquario di Roma non ci piace

Roma avrà presto il suo acquario. La notizia è su tutti i principali giornali: presto nella capitale aprirà il Sea Life Roma Aquarium, in tempo per la primavera del 2016 e per il Giubileo. Non tutti però considerano l’apertura del nuovo acquario come qualcosa di cui gioire.

Roma avrà presto il suo nuovo acquario. La notizia è su tutti i principali giornali: nella capitale aprirà il Sea Life Roma Aquarium, in tempo per la primavera del prossimo anno e per il Giubileo 2016. Non tutti però considerano l’apertura del nuovo acquario come qualcosa di cui gioire.

Un acquario non è altro che una gabbia d’acqua, una vera e propria prigione per animali che sono costretti a vivere al di fuori del proprio habitat naturale. Ogni volta che nasce un nuovo acquario, siamo di fronte all’ennesimo tentativo di mercificare gli animali.

Gli animali presenti in un acquario diventano delle vere e proprie attrazioni per i turisti e per i visitatori, un po’ come accade nel caso degli zoo e dei circhi. Insomma, chi ha davvero a cuore il rispetto per gli animali non può di certo accettare che ancora una volta diventino un mezzo di guadagno economico e una comune attrazione turistica.

I lavori per la costruzione dell’acquario di Roma sono ripresi dopo aver risolto alcuni problemi tecnici che avevano bloccato il tutto. È stato registrato un ritardo di tre anni dall’inizio dei lavori, ma l’acquario si farà. Il Sea Life Roma Aquarium ospiterà più di 5000 creature marine appartenenti ad oltre 100 specie acquatiche.

L’acquario di Roma viene già definito come una delle strutture che contribuirà ad aumentare l’afflusso turistico in Italia e nella capitale nei prossimi anni. Ma chi penserà al benessere degli animali?

Il Sea Life Roma Aquarium si propone di insegnare ai bambini ad amare e proteggere attivamente il mare e le creature che lo abitano. Ci sembra una grave contraddizione dato che la vita degli animali chiusi nelle vasche di un acquario non ha nulla a che vedere con gli habitat naturali in cui le creature marine del nostro Pianeta dovrebbero normalmente trovarsi.

Come sottolinea l’Enpa, sono centinaia in Italia gli acquari e i delfinari e, come succede per gli zoo, queste immense prigioni di vetro, plexiglas e acqua dolce o marina spesso vengono accettate in quanto presunti laboratori di conservazione e di studio della biodiversità.

In realtà quello degli acquari non è altro che un business. E a farne le spese sono migliaia di pesci e di creature marine. Per noi e per chi rispetta davvero gli animali, la prossima apertura di un nuovo acquario a Roma non è per nulla una buona notizia. Dopo la chiusura del delfinario di Gardaland e del delfinario di Rimini speravamo che l’Italia stesse davvero cambiando rotta rispetto a delfinari e acquari.

Cosa ne pensate? È giusto che le creature marine vivano chiuse in una prigione d’acqua soltanto per far girare l’economia?

Marta Albè

Fonte foto: Sea Life Roma Aquarium

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