Quando il biologico non è sinonimo di cruelty free: un video rivela gli orrendi maltrattamenti sulle anatre in un’azienda inglese

Era conosciuta come un’azienda biologica seria e certificata, produttrice di carne di anatra bio distribuita nei supermercati di tutta la Gran Bretagna. E invece per l’azienda Hall Farm di Hingham, nel Norfolk, è saltata fuori una realtà ben diversa, grazie ad un filmato girato di nascosto dalla Hillside Animal Sanctuary, un’associazione animalista inglese che si occupa di allevamenti intensivi e dell’adozione di animali che, pubblicato su SkyNews sta facendo il giro del mondo.

Era conosciuta come un’azienda biologica seria e certificata, produttrice di carne di anatra bio distribuita nei supermercati di tutta la Gran Bretagna. E invece per l’azienda Hall Farm di Hingham, nel Norfolk, è saltata fuori una realtà ben diversa, grazie ad un filmato girato di nascosto dalla Hillside Animal Sanctuary, un’associazione animalista inglese che si occupa di allevamenti intensivi e dell’adozione di animali che, pubblicato su SkyNews sta facendo il giro del mondo.

Gli attivisti dell’associazione hanno girato immagini raccapriccianti in cui si vedono centinaia di anatre ammucchiate in un capannone, come fossero peluche, anatre sane (almeno apparentemente) costrette a stare vicino alle carcasse, operatori che – con grande disinvoltura – acciuffavano per il collo le anatre e ne spingevano altre verso grandi contenitori di plastica dove venivano ammassate per la macellazione.

E i maltrattamenti si sono ripetuti (almeno) per cinque sere consecutive, grazie alla costanza degli operatori della Hillside Animal Sabctuary, che hanno voluto vederci chiaro e hanno poi consegnato tutti i filmati alla RSPCA (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals).

In attesa di ulteriori verifiche, i supermercati specializzati nella distribuzione del “marchio verde”, hanno sospeso per precauzione tutti gli acquisti e gli ordini inviati all’azienda.

La Hall Farm, dal canto suo, ha deciso di avviare un’inchiesta interna: “La cura e la salute degli animali per noi è una cosa seria e siamo sconvolti per le immagini che ci sono state mostrate”. Intanto la Green Label (che ha assunto i lavoratori per conto della Hall Farm) – sconcertata per le immagini riprese – ha sospeso i dipendenti per rivedere le procedure.

Verdiana Amorosi

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook