I pinguini sono salvi! Il Cile dice no all’estrazione del ferro

Il Cile ha detto no all'estrazione del ferro, che avrebbe messo a repentaglio la vita dei pinguini di Humboldt. Per una volta gli interessi economici dell'industria non prevalgono sulla Natura e sui suoi abitanti

Il Cile ha detto no all‘estrazione del ferro, che avrebbe messo a repentaglio la vita dei pinguini di Humboldt. Per una volta gli interessi economici dell’industria non prevalgono sulla Natura e sui suoi abitanti.

Buone notizie arrivano dal Sud America. Lo scorso lunedì, il governo cileno ha respinto un controverso progetto da 2,5 miliardi di dollari, proposto da Andes Iron per la lavorazione del rame e del ferro. A regime, il progetto, chiamato Dominga, avrebbe prodotto 12 milioni di tonnellate di ferro ogni anno e 150.000 tonnellate di rame.

“(Esistono) carenze nelle informazioni di base e insufficienti misure di mitigazione, di compensazione e di riparazione, riteniamo che gli eventuali impatti non siano stati correttamente curati”, ha detto il Ministro cileno dell’ambiente Marcelo Mena.

Il progetto avrebbe avuto un impatto significativo sui pinguini di Humboldt che vivono nella Cile Humboldt Penguin Reserve.

Dominga è diventato un simbolo delle difficoltà che i grandi progetti stanno incontrando in Cile, soprattutto quando gli interessi economici si scontrano con la sensibilità per l’ambiente. Un risvegliato amore per la Natura sta spingendo i cileni e i loro leader politici a contrastare le iniziative che mettono a rischio l’ambiente e gli animali.

Dominga sarebbe stato situato a circa 65 km dalla città di La Serena. A marzo, una commissione ambientale aveva già respinto il progetto, trasmettendolo ai Ministri per la decisione definitiva, che è arrivata proprio nei giorni scorsi.

Il ministro dell’ambiente ha dichiarato: “Credo fermamente nello sviluppo, ma non può essere conseguito al costo del nostro patrimonio ambientale e non può causare rischi per la salute né danneggiare zone uniche al mondo”.

Andes Iron, può presentare appello, ma non ha ancora fatto sapere quali saranno le sue intenzioni.

Qui vive infatti l’80% dei pinguini di Humboldt del mondo e altre specie a rischio tra cui le balene blu e le lontre marine.

LEGGI anche:

Una notizia storica, speriamo la prima di una lunga serie.

Francesca Mancuso

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook