Botticelle a Firenze, tradizione da incubo per i cavalli che bisogna assolutamente abolire

Stop alle botticelle a Firenze! L'associazione Italian Horse Protection (IHP) ha lanciato una petizione online per fermare questa crudeltà

Stop alle botticelle a Firenze! L’associazione Italian Horse Protection (IHP) ha lanciato una petizione online per raccogliere firme a sostegno della proposta di abolizione delle carrozze, che provocano stress e sofferenza ai cavalli

Non c’è tregua per i cavalli. Nonostante le temperature infernali, in molte città italiane questi poveri animali continuano ad essere sfruttati, costretti a trainare carrozze per turisti sull’asfalto cocente. E lo stress, il caldo e la fatica a cui sono sottoposti i cavalli portano spesso a collassi e ad altre terribili conseguenze. È di qualche giorno fa il filmato, girato in Piazza della Signoria, a Firenze, dove un cavallo che trasportava dei turisti si è imbizzarrito improvvisamente, lanciandosi al galoppo e trascinandosi lanciato al galoppo trascinandosi dietro la carrozza che è finita contro un’auto della scorta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Una scena surreale e alla quale non avremmo mai voluto assistere in un Paese che si definisce civile. 

https://www.youtube.com/watch?v=2Ad3ITNQark

A seguito dell’ennesimo caso che mostra tutta la crudeltà dell’obsoleta tradizione delle botticelle l’Italian Horse Protection (IHP), la prima associazione italiana di tutela dei cavalli, una petizione sulla piattaforma Change.org per raccogliere firme a sostegno della proposta di abolizione delle carrozze ad uso turistico trainate dai cavalli avanzata al Comune di Firenze.

Quello che è stato raccontato come un incidente dovuto alla furia di un cavallo imbizzarrito, in verità, porta ancora una volta agli onori della cronaca le condizioni con cui sono utilizzati questi animali – commenta presidente di IHP, Sonny Richichi -. Le carrozze sono una forma di sfruttamento ormai inaccettabile nel 2021: la tradizione di trasportare turisti in carrozza per le vie del centro di Firenze costringe i cavalli a un’attività forzata, in un contesto del tutto inadeguato, insalubre e pericoloso come è quello urbano. L’incidente di Piazza Signoria dimostra quanto possa essere pericolosa la presunzione, purtroppo ancora diffusa, di sfruttare degli animali per attività umane senza conoscerne e rispettarne la natura e le necessità. I cavalli non si imbizzarriscono, ma reagiscono a stimoli negativi o alla paura reagendo nel modo per loro più naturale: la fuga.

Ma il problema delle botticelle non è rappresentato soltanto dallo sfruttamento legato al trasporto delle carrozze cariche di turisti. 

Quando non lavorano, questi animali sono costretti a vivere in stalle in cui non c’è spazio per il rispetto delle necessità etologiche primarie per un cavallo, quali muoversi liberamente in ampi spazi, pascolare e stare in branco con i propri simili – aggiunge Richichi – Con questa petizione chiediamo al Comune di Firenze di mettere al centro dell’attenzione, in quanto società civile e matura, la tutela degli animali, abbandonando queste pratiche e abolendo il folcloristico sistema di trasporto dei turisti in centro su carrozze trainate da cavalli. Chiediamo al Comune di tutelare, oltre al divertimento dei turisti, anche la salute e il benessere degli animali. Contiamo sul fatto che l’amministrazione possa trovare adeguate forme di tutela dei lavoratori coinvolti, pochi fortunatamente, guidandoli in un percorso protetto di riconversione: non vogliamo certo che qualche famiglia perda il lavoro che la sostenta. Per quanto ci riguarda, siamo disponibili ad accogliere presso il nostro Centro di recupero i cavalli dei fiaccherai per garantire loro una vita di libertà e benessere, rispettosa delle loro caratteristiche etologiche.

Per firmare la petizione contro le botticelle a Firenze CLICCA QUI.

Una tradizione ancora diffusa in altre città italiane

Quella appena iniziata sarà l’ennesima estate da incubo anche per i cavalli di altre città italiane, tra cui spicca Roma. Infatti, il Consiglio di Stato ha accolto le richieste dei vetturini romani, autorizzando il loro ritorno nelle strade romane. Niente parchi e ville storiche per le botticelle, come prevedeva il regolamento recentemente approvato dall’Assemblea capitolina. Un’ennesima sconfitta per i poveri cavalli e per l’Italia, che pare proprio non abbia a cuore il benessere di questi straordinari animali.

Fonte: Italian Horse Protection 

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