È morta la cucciola di foca arenata sulla spiaggia e picchiata brutalmente da un pescatore nel nord della Francia

Un pescatore si accanisce su una foca cucciola arenata su una spiaggia a Nord della Francia e la picchia con l'intento di ucciderla

Aggiornamento del 23 settembre: purtroppo Letizia, la piccola foca picchiata brutalmente da un pescatore, non ce l’ha fatta ed è morta lo scorso sabato.

I volontari dell’associazione Animal Protection League che l’avevano soccorsa dopo la crudele aggressione hanno fatto sapere che le condizioni di Letizia sono precipitate 48 ore dopo il suo salvataggio e che la cucciola è morta nel primo pomeriggio del sabato.

Verrà fatta un’autopsia sull’animale per stabilire la causa del decesso: la cucciola era stata picchiata con violenza da un pescatore dopo essersi arenata su una spiaggia a Nord della Francia.

 

Ormai i casi di violenza e crudeltà sugli animali non si contano più. L’ultimo atto brutale contro un animale indifeso arriva da Dunkerque, città a Nord della Francia.

Qui, sulla spiaggia di Malo-les-Bains si è arenata una cucciola di foca la scorsa domenica. Un pescatore ha avvistato il piccolo animale in difficoltà e, anziché soccorrerlo, lo ha preso a calci in testa, con l’intenzione di ucciderlo.

L’uomo ha picchiato con violenza la cucciola, accusandola di rovinare le sue reti da pesca e mangiare il suo pescato:

“Ho intenzione di ucciderla, è una bastarda che mangia il mio pesce”, ha detto il pescatore mentre prendeva a calci la povera foca.

Fortunatamente una persona ha assistito alla terribile scena e ha avuto il coraggio di intervenire e di avvertire la polizia.

Il cucciolo è stato quindi soccorso dai volontari dell’associazione Animal Protection League e, secondo le informazioni condivise da Sea Sepherd, si sta riprendendo e potrebbe essere rimesso in libertà molto presto.

All’arrivo degli agenti il pescatore si era già dileguato ma grazie alle testimonianze dei presenti è stato identificato e denunciato da Animal Protection League e da Sea Sepherd.

Il pescatore ha fatto sapere che non pagherà nessuna multa e che se ne frega della denuncia.

Le foto del povero animale sanguinante sono state pubblicate sulla bacheca di Sea Sepherd che, alla luce dell’ennesimo atto di crudeltà verso un animale indifeso e delle parole maleducate del pescatore, ha chiesto pene più severe per chi fa del male agli animali:

Quando chiudemo in prigione i colpevoli di atti di barbarie su animali vulnerabili, che in questo caso appartengono a specie protette?
Se la giustizia non prende sul serio il problema, è normale che anche loro non prendano sul serio la giustizia”,  si legge sulla pagina dell’associazione.

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Tatiana Maselli

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