È morto Misha, l’orso maltrattato nei circhi che tutti hanno cercato di salvare

Per salvare l'orso era intervenuto anche il ministo Elisabeth Borne, ma purtroppo le sue condizioni erano ormai troppo gravi

Misha, un orso a lungo maltrattato nei circhi, è purtroppo morto nonostante le cure fornite negli ultimi due mesi da un rifugio in Francia

L’animale era detenuto insieme ad altri due orsi, Bony e Glasha, dalla coppia di addestratori Poliakov, che per decenni ha sfruttato gli animali nelle esibizioni.

L’associazione OneVoice aveva diffuso lo scorso settembre le immagini raccapriccianti di come questi orsi erano costretti a vivere.

Gli animali erano nutriti con frutta marcia e acqua putrida, il tutto lasciato in mangiatorie sporche e ammuffite e convivevano con i topi nelle loro celle dalle griglie arrugginite e piene di ragnatele.

L’edificio in cui venivano tenuti gli orsi sembrava incompleto, poiché non aveva né porte né finestre, così gli animali non erano protetti da vento, pioggia e freddo.

Gli orsi presentavano comportamenti stereotipati: giravano in tondo nelle loro celle e leccavano le sbarre in modo compulsivo.
Misha aveva poi le zampe ricoperte da ferite non trattate e piene di vermi, che le rendevano doloroso e molto faticoso qualsiasi movimento.

Con la pubblicazione delle immagini scandalose, OneVoice aveva presentato denuncia contro i proprietari degli orsi e aveva chiesto il trasferimento degli animali.

I video hanno esposto le condizioni spregevoli di detenzione dei tre orsi al grande pubblico e al Ministero della transizione ecologica, Elisabeth Borne, che all’inizio dello scorso settembre ha disposto una serie di controlli sugli animali detenuti.
Le ispezioni effettuate dal servizio veterinario hanno identificato carenze nelle infrastrutture e verificato la presenza di patologie sull’orso Misha.

Di conseguenza, il ministro ha disposto il divieto immediato e definitivo a far esibire Misha durante gli spettacoli e ha iniziato a cercare un istituto medico specializzato che potesse accogliere l’orso, visibilmente malato.

Il giorno successivo, Misha è stata accolta da un rifugio vicino a Chartres che ospita animali sequestrati e salvati da circhi o laboratori.

Le visite e gli esami effettuati sull’animale hanno mostrato da subito le condizioni critiche di Misha, purtoppo affetto da un tumore ai polmoni.

I veterinari hanno quindi cercato di rimettere in sesto l’animale perché potesse affrontare un’operazione.
Ieri un team di veterinari ha sottoposto Misha all’operazione, ma purtroppo l’animale non è sopravvissuto, a causa della gravità del tumore.

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Tatiana Maselli

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