Mars, la cioccolata che uccide gli animali. La petizione PETA continua

M&M’s, Snickers, Twix, Mars, Bounty , doublemint e juice fruit. Dietro la loro irresistibile dolcezza, un mondo fatto di torture, violenze e sevizie. Dalle amputazioni all’alimentazione forzata, dall’annegamento alle emorragie interne. Crudeli esperimenti condotti su cavie, porcellini d’india, conigli. Li finanzia la Mars Inc., che, pur non appartenendo al settore farmaceutico, si rende complice di indicibile torture. Ma la Peta già nel 2007 aveva lanciato una campagna, un video e una petizione per convincere l'azienda a cambiare rotta.

M&M’s, Snickers, Twix, Mars, Bounty , doublemint e juice fruit. Dietro la loro irresistibile dolcezza, un mondo fatto di torture, violenze e sevizie. Dalle amputazioni all’alimentazione forzata, dall’annegamento alle emorragie interne. Crudeli esperimenti condotti su cavie, porcellini d’india, conigli. Li finanzia la Mars Inc., che, pur non appartenendo al settore farmaceutico, si rende complice di indicibile torture. Ma la Peta già nel 2007 aveva lanciato una campagna, un video e una petizione per convincere l’azienda a cambiare rotta.

Cosa che ancora non è avvenuta e, visto che il Natale è vicino e aumentano i consumi di cioccolato, meglio ricordare di quali crimini si è macchiata e continua a macchiarsi la multinazionale.

La Mars, spiega la Peta nella sua campagna “la sperimentazione animale senza cuore della Mars”, ha recentemente finanziato alla University of California, San Francisco, un esperimento sui ratti per determinare gli effetti degli ingredienti della cioccolata sui vasi sanguigni degli animali. Le cavie, animali “economici”, facili da gestire e da “smaltire”, sono state nutrite forzatamente con un tubo di plastica infilato nella gola, le loro zampe sono state poi tagliate e aperte per esporre un’arteria, chiusa successivamente con graffette per bloccare il flusso di sangue. Dopo l’esperimento gli animali sono stati uccisi.

In un altro esperimento del 2007, pubblicato sul Journal of Neuroscience, i topi venivano prima nutriti con flavonoidi e poi costretti a nuotare in una piscina di acqua mista a pittura bianca, per nascondere una piattaforma sommersa che le cavie dovevano trovare per evitare di affogare. In altri test i ratti sono stati nutriti con cacao e anestetizzati con diossido di carbonio, affinché il sangue potesse essere raccolto da un ago e iniettato direttamente nel cuore. Una procedura criticata dal ricercatore William T. Golde del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, che ha scritto: “Questo non è un metodo semplice. Se si manca il cuore o se l’ago passa attraverso il cuore da parte a parte, potrebbe verificarsi un sanguinamento interno non individuabile o a altre complicazioni“.

La Mars ha finanziato, poi, un test in cui i conigli venivano nutriti seguendo una dieta ad alto tasso di colesterolo, con quantità variabili di cacao. In seguito venivano “aperti” per esaminarne i vasi sanguigni e i tessuti muscolari. Anche i porcellini d’india sono stati utilizzati per esaminare e determinare gli effetti del cacao sulla pressione sanguigna. A testimonianza di ciò, arriva il filmato crudissimo della Peta, dove i maltrattamenti e i test emergono in tutta la loro crudezza nei fotogrammi.

E dire che un qualche anno fa la Mars aveva annunciato che tutta la propria produzione di cacao avrebbe seguito criteri dell’agricoltura sostenibile. Un progetto ecologista che cozza fortemente con la politica “animal unfriendly”, crudele e anacronistica portata avanti nonostante l’evidente assenza di motivazioni. Perché, tra l’altro, nessuno di questi test è richiesto per legge. Si tratta semplicemente di violenze gratuite, a cui, purtroppo, si contribuisce proprio comprando i prodotti dolciari dell’azienda.

Ma per ostacolare questi esperimenti la Peta chiede il boicottaggio del marchio e la firma per una petizione: “acquistando anche un solo prodotto di Mars, inc. legittimerai la violenza gratuita sugli animali e la loro uccisione”. Per questo è importante firmare e diffondere l’informazione.

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