Lucciole, più le vuoi vedere più le metti a rischio. Lo studio

Una volta diffuse in tutto il mondo, Italia inclusa, le lucciole sono allo stremo e la colpa è anche del turismo dedicato

Bellissime, luminose ma sempre più rare. Una volta diffuse in tutto il mondo, Italia inclusa, le lucciole sono allo stremo e la colpa è anche del turismo dedicato, della voglia di ammirarle da vicino. Lo rivela uno studio condotto dalla Tuft University.

Si tratta della prima revisione completa del  crescente fenomeno globale del turismo delle lucciole. Considerate le creature più carismatiche del mondo, con il “lampeggiamento” legato al corteggiamento esse sono diventate un’attrazione popolare per gli amanti della fauna selvatica ma questo ha contribuito a metterle in pericolo.

Nello studio pubblicato sulla rivista Conservation Science and Practice, un team internazionale di biologi guidati da un ricercatore della Tufts University, ha rivelato che circa 1 milione di persone viaggiano ogni anno per assistere a performance bioluminescenti per ammirare circa due dozzine di specie di lucciola in tutto il mondo. 

Ma gli autori sottolineano anche che mentre questo turismo unico e basato sugli insetti può portare benefici economici, sociali e psicologici sia alle comunità che ai turisti, minaccia di far estinguere alcune popolazioni locali di lucciole a meno che non vengano messe in atto protezioni adeguate.

Con questa revisione dello stato attuale del turismo delle lucciole e del declino della salute dei loro habitat, stiamo pubblicando un invito all’azione per coinvolgere le comunità e i governi locali, così come i turisti stessi, a fungere da guardiani delle lucciole,

ha detto l’autrice principale Sara Lewis, professoressa di biologia alla Tufts University e copresidente dell’International Union for the Conservation of Nature’s (IUCN) Firefly Specialist Group, che ha condotto la revisione. Il gruppo dell’IUCN dedicato alle lucciole lavora per identificare le principali minacce e problemi di conservazione che esse devono affrontare in diverse aree geografiche e sostiene le specie più minacciate a livello nazionale e globale. 

Secondo l’analisi, negli ultimi anni, il numero di turisti è salito alle stelle in diversi siti in Messico, India, Taiwan, Malesia, Thailandia e Stati Uniti ma anche in italia come mostra la tabella seguente, in cui sono presenti anche i fattori di rischio:

fattori di rischio lucciole

@Conservation Science and Practice

Ma è in Messico che la rapida crescita del turismo delle lucciola nell’ultimo decennio ha destato più preoccupazione. La pandemia di COVID ha dato loro una tregua momentanea, ma abbiamo assistito al danno che troppo turismo può fare, hanno spiegato gli autori. A Nanacamilpa, in Messico, i turisti seguono le guide nella foresta per vedere il luminoso corteggiamento delle lucciole Photinus palaciosi.

Le principali minacce

Il turismo però non è l’unica minaccia. Le lucciole ormai da decenni fanno i conti con la perdita di habitat, l’inquinamento luminoso e i pesticidi. Per questo gli autori dello studio hanno rivolto un appello a gestori di siti, guide turistiche e turisti stessi:

Per promuovere il successo riproduttivo degli adulti di lucciola, i siti dovrebbero ridurre al minimo l’inquinamento luminoso: luci luminose di edifici, veicoli, torce elettriche e persino telefoni cellulari, che possono interrompere i rituali del corteggiamento delle lucciola.

Anche la protezione degli habitat vicini svolge un ruolo essenziale. Le lucciole trascorrono la maggior parte del loro ciclo vitale in uno stadio giovanile e larvale. Questi giovani hanno bisogno di diversi mesi o addirittura anni per svilupparsi nella loro forma adulta e, a seconda della specie, trascorrono questo tempo vivendo sotto terra, in mezzo alle foglie o talvolta sott’acqua. Purtroppo i siti in cui esse solitamente vivevano, ad esempio lungo i fiumi tra le mangrovie, hanno visto crescere lo sviluppo commerciale e il traffico di motoscafi.

In alcuni siti, il ciclo riproduttivo delle popolazioni di lucciole è minacciato dai turisti che calpestano inavvertitamente lucciole femmine e habitat larvali degradanti. 

Bellissime, misteriose ma sempre più minacciate.

Fonti di riferimento: Tuft University, Conservation Science and Practice

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