Legge salva-cuccioli negli USA per proibire agli allevatori di ammassarli nelle gabbie

Un nuovo disegno di legge negli USA chiederà agli allevatori di smettere maltrattare i cani,  ammassandoli in gabbia uno sopra l’altro.

Un “Puppy Protection Act”, un nuovo disegno di legge negli Stati Uniti finalmente chiederà agli allevatori di smettere di maltrattare i cani,  ammassandoli in gabbia uno sopra l’altro. Una legge che finalmente metterebbe fine ad alcune delle peggiori crudeltà perpetrate nei confronti dei cuccioli.

Sappiamo bene cosa amano i cani: un posto comodo per sonnecchiare, giochi, coccole e carezze. Ma migliaia di cani negli allevamenti autorizzati dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e destinati alla vendita non hanno nulla di tutto ciò.

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Per loro solo anguste gabbie metalliche senza spazio per correre né tanto meno giocare, nella mancanza totale di igiene e di aria: pratiche terribili che continuano a esistere perché fondamentalmente autorizzate ancora dalla legge federale sul “benessere degli animali”. Gli allevatori possono anche far ingravidare cani femmine più e più volte fino a quando il loro corpo non cede, anche nel caso abbiano difetti congeniti che potrebbero trasmettere ai loro cuccioli, generazione dopo generazione.

Ma ora, il Puppy Protection Act, introdotto questa settimana da una dozzina di Democratici al Senato degli Stati Uniti, mira di fatto a migliorare le condizioni in cui vengono trattati tanti animali.

L’atto modificherebbe l’Animal Welfare Act e richiede miglioramenti significativi agli standard di cura richiesti agli allevatori autorizzati di cani. E non solo: c’è anche una forte componente di salute pubblica. In questo momento, l’USDA consente agli allevatori commerciali di evitare di portare cani feriti o malati da un veterinario per diagnosi e cure pratiche. Ciò può senza dubbio scatenare malattie che passano inosservate o diagnosticate in modo errato e cani malati trattati solo per i sintomi, il che potrebbe portare a focolai mortali di malattie zoonotiche. Alcune di queste malattie – come la brucellosi, la giardiasi e la campilobatteriosi – non sono solo pericolose per gli animali ma dannose se trasmesse all’uomo.

Fonte: Humane Society

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