La triste sorte di 100 ippopotami trovati morti in un fiume a Namibia

Una triste moria nel fiume del parco nazionale della Namibia: un centinaio di ippopotami sono morti probabilmente a causa dell’antrace o della malattia del carbonchio, ad annunciarlo è stato il ministro dell’Ambiente namibiano, Pohamba Shifeta. Tutti gli animali sono deceduti nello stesso arco temporale e ciò preoccupa molto le autorità locali.

Una triste moria nel fiume del parco nazionale della Namibia: un centinaio di ippopotami sono morti probabilmente a causa dell’antrace o della malattia del carbonchio, ad annunciarlo è stato il ministro dell’Ambiente namibiano, Pohamba Shifeta. Tutti gli animali sono deceduti nello stesso arco temporale e ciò preoccupa molto le autorità locali.

Riversi sul dorso e a pelo d’acqua, uno spettacolo atroce quello nel parco di di Bwabwata e probabilmente mai visto prima. Le fotografie sono state pubblicate sulla stampa locale.

“Più di cento ippopotami sono morti la settimana scorsa. Non si conosce la causa ma si sospetta che si tratti di antrace”, ha dichiarato all’Afp il ministro dell’Ambiente.

L’antrace è una malattia batterica mortale che solitamente uccide i bovini e a volte anche gli esseri umani, mentre la malattia del carbonchio è una patologia batterica generalmente associata ai climi aridi. Secondo il ministro però il bilancio potrebbe essere ancora più elevato perché alcune carcasse di ippopotamo potrebbero essere già state divorate dai coccodrilli.

“Questa è una situazione che non abbiamo mai visto prima perché precedenti epidemie avevano ucciso solo un paio di ippopotami ed elefanti”, ha dichiarato al giornale New Era Colgar Sikopo, direttore dei parchi e della gestione della fauna selvatica del ministero dell’Ambiente e del Turismo della Namibia.

Adesso i veterinari della zona stanno lavorando per scoprire la causa esatta del decesso ed evitare che altri esemplari facciano la stessa fine. Un focolaio simile si era verificato in Uganda nel 2004 quando 180 ippopotami era morti per l’antrace e la stessa sorte era toccata in Siberia a oltre 2300 renne.

ippopotami

Resta da chiarire adesso se è l’acqua ad essere contaminata. Le autorità per prevenzione hanno diramato una nota agli abitanti della zona, raccomandando di stare lontani dagli animali per evitare di contrarre una malattia potenzialmente fatale.

Purtroppo non sono gli unici animali a morire:

Bwabwata è un parco nazionale situato nel nord-est della Namibia, è stato istituito nel 2007 e misura 6.274 chilometri quadrati di dimensione, qui vivono tantissimi animali della fauna selvatica assieme a oltre 5500 persone. Un connubio perfetto dove le comunità locali aiutano a preservare le meraviglie del parco.

Dominella Trunfio

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