Il Covid ci ha fatto dimenticare le invasioni di locuste. E ora c’è una nuova terribile generazione di sciami nel deserto

Anche se gli occhi del mondo sono puntati sulla pandemia da Covid-19, l'ondata di locuste continua a minacciare la sicurezza alimentare

Anche se gli occhi del mondo sono puntati sulla pandemia da Covid-19, l’ondata di locuste del deserto continua a minacciare la sicurezza alimentare nel Corno d’Africa e nello Yemen nonostante gli sforzi degli ultimi mesi. A lanciare l’allarme è la FAO che è alla ricerca di fondi per salvaguardare la produzione agricola e il sostentamento delle popolazioni locali.

Una nuova generazione di sciami di locuste del deserto sta minacciando i mezzi di sussistenza agricola e pastorale e la sicurezza alimentare di milioni di persone nel Corno d’Africa e nello Yemen. Con il sostegno internazionale e una campagna senza precedenti coordinata dalla FAO, da gennaio sono stati curati più di 1,3 milioni di ettari di infestazioni di locuste in 10 paesi. Ma non basta.

Le operazioni di controllo hanno evitato una perdita stimata di 2,7 milioni di tonnellate di cereali, per un valore di quasi 800 milioni di dollari, in paesi già duramente colpiti da una grave insicurezza alimentare e dalla povertà. Ciò ha permesso di sfamare 18 milioni di persone all’anno ma la situazione è ancora in bilico.

Le condizioni meteorologiche e le piogge stagionali diffuse hanno favorito la riproduzione delle locuste nell’Etiopia orientale e in Somalia. A ciò si aggiungono anche gli effetti del ciclone Gati che ha portato inondazioni nel nord della Somalia il mese scorso, creando le condizioni perfette per la nascita di nuove locuste nei prossimi mesi.

Ma intanto nuovi sciami di cavallette si stanno già formando e minacciano di invadere nuovamente il Kenya settentrionale ma anche Eritrea, Arabia Saudita, Sudan e Yemen.

“Abbiamo fatto molto, ma la battaglia contro questo implacabile parassita non è ancora finita”, ha detto il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu. “Non dobbiamo rinunciare. Le locuste continuano a crescere giorno e notte e i rischi stanno aggravando l’insicurezza alimentare per le famiglie vulnerabili in tutta la regione colpita”.

La FAO sta assistendo i governi e altri partner con la sorveglianza e il coordinamento, la consulenza tecnica e l’approvvigionamento di forniture e attrezzature, ma le operazioni devono essere ulteriormente potenziate per salvaguardare la produzione alimentare e prevenire il peggioramento dell’insicurezza alimentare nei paesi già messi a dura prova.

Finora donatori e partner hanno fornito quasi 200 milioni di dollari per finanziare gli sforzi di controllo, consentendo alla FAO e ai governi di aumentare rapidamente la capacità di risposta in una regione che non affronta un’ondata di parassiti di questa portata da decenni.

Oltre 200.000 famiglie hanno già ricevuto assistenza per il sostentamento e si prevede che tale numero aumenterà. La FAO assisterà altre 98.000 famiglie all’inizio del 2021.

L’ultimo bollettino

Secondo le informazioni fornite durante l’ultimo monitoraggio, gli sciami di locuste si stanno moltiplicando dall’Etiopia alla Somalia. In Etiopia, un nuovo sciameè stato segnalato nella Rift Valley meridionale tra Teltele e il confine con il Kenya. Un altro, formato da insetti più giovani, è apparso nell’Afar settentrionale e proveniene dalle aree adiacenti dell’Eritrea.

Nel nord della Somalia, diversi sciami si sono spostati nelle aree costiere e sub-costiere nel nord-ovest e nord-est, dove a breve deporranno le uova che daranno origine a nuovi insetti.  Analoga la situazione anche lungo entrambe le sponde del Mar Rosso dove sono ancora in corso le operazioni di controllo.

Fonti di riferimento: Fao, Servizio informazioni locuste del deserto della Fao

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