India: liberati 40 serpenti nell’ufficio erariale per protestare contro la burocrazia

Un incantatore di serpenti indiano ha liberato i suoi amici rettili dentro un ufficio pubblico a causa del mancato accoglimento della sua richiesta di concessione di un piccolo appezzamento di terra dove allevarli

Non avevano mai accolto la sua richiesta di concessione di un piccolo appezzamento di terreno pubblico dove realizzare un ricover per rettili, così in India, un incancatore di serpenti di nome Hakkul si è recato presso l’ufficio erariale di Harraiya, nella zona settentrionale dell’Uttar Pradesh, e ha liberato un gran numero di serpenti, alcuni anche molto pericolosi e velenosi.

Immaginate il panico che è serpeggiato letteralmente tra gli impiegati. Tra urla, schiamazzi e scalate di scrivania e armadietti per mettersi in salvo dallo stuolo di rettili, la vicenda è stata finalmente posta all’attenzione di chi di dovere.

Così, con lo sguardo di tutti su di sé, Hakkul ha siegato: “Erano due anni che aspettavo. Sono un ambientalista convinto, e ho chiesto aiuto al governo. L’uomo infatti aveva chiesto la gestione dell’appezzamento per realizzare un ricovero per tali animali. Ma i tempi della burocrazia devono essere lunghi anche in India, e l’incantatore ha deciso di passare alle maniere forti: “Dopo aver pazientato così a lungo, non mi restava che portare i miei serpenti all’ufficio e lasciarceli”. Della serie: “Non mi aiutate? Io vi porto qui il seme della discordia: la serpe”.

Cobra all’attaco. Il responsabile dell’ufficio, Subhash Mani Tripathi, ha però replicato alle accuse: “Non esistono norme per tale tipo di attività professionale. Invece di aspettare una risposta scritta, che gli avremmo senz’altro dato, Hakkul ha scatenato il panico con i suoi serpenti“.

Sicuramente il pericolo imminente non avrà favorito la concentrazione degli impiegati nell’espletare la richiesta di Hakkul. Alcuni tentando di difendersi hanno gettato sopra i rettili alcuni indumenti, ma a nulla è valso se non a renderli più “vivaci”.

Ma l’accusa di Hakkul non riguarda solo la mancata risposta ma un presunto caso di corruzione: “Siccome mi sono rifiutato di pagare bustarelle, nessuno mi ha dato retta” ha svelato. Sarà vero?

Intanto le forze dell’ordine sono al lavoro per cercare di recuperare i serpenti sfuggiti dall’ufficio, che se ne vanno a zonzo per la città.

Francesca Mancuso

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