Scoperto in Marocco un fossile di anchilosauro risalente a 168 milioni di anni fa

È la prima volta che i resti di questo dinosauro erbivoro, finora presenti solo in America, vengono rinvenuti nel continente africano

È la prima volta che i resti di questo dinosauro erbivoro vengono rinvenuti nel continente africano

Gli anchilosauri erano dinosauri caratterizzati da una possente corazza esterna che li rendeva simili a moderni istrici e da una coda terminante come una clava. Potevano raggiungere i 7 metri di lunghezza e arrivare a pesate 4 tonnellate ma, malgrado il loro aspetto terrificante e la stazza non trascurabile, erano erbivori e non si dedicavano quindi ad attività di caccia. Addirittura, i loro denti erano troppo deboli persino per una corretta triturazione dei vegetali – per questo motivo, probabilmente, erano dotati di un sistema di digestione molto sviluppato basato sulla fermentazione.

(Leggi anche: I dinosauri non si sarebbe estinti, anzi prosperavano. Nuovo studio ribalta ciò che sapevamo)

Finora i resti di questo enorme dinosauro sono stati scoperti in Stati Uniti e Canada: si trattava in quei casi di fossili risalenti a circa 74 milioni di anni fa (in piena Era Cretacea). Ora un nuovo scavo archeologico colloca l’anchilosauro anche nel continente africano, e più precisamente nell’odierno Marocco, dove gli studiosi si sono imbattuti nei resti di un anchilosauro risalenti a più di 168 milioni di anni fa – si tratta del più antico fossile di questa specie finora scoperto, collocabile nell’Era del Giurassico Medio. La scoperta dimostra quindi come questo animale fosse diffuso in tutte le aree del mondo in antichità.

Ma la datazione tanto antica non è l’unica specificità di questo ritrovamento: il fossile presenta lunghe punte attaccate alle ossa della colonna vertebrale che, secondo gli esperti sono insolite e hanno fatto pensare ad un esemplare appartenente ad una nuova specie – rinominata Spicomellus afer, collare di punte.

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Fonte: Nature Ecology and Evolution

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