Eurispes: la maggioranza degli italiani dice no a vivisezione, caccia e pellicce

Gli italiani hanno decisamente a cuore il benessere degli animali e la maggioranza di loro è contraria a vivisezione, caccia e pellicce. E' quanto emerge dal Capitolo “Pet Live: animali domestici e dintorni”inserito nel Rapporto Italia 2011, diffuso lo scorso 28 Gennaio 2011 dall’Eurispes.

Gli italiani hanno decisamente a cuore il benessere degli animali e la maggioranza di loro è contraria a vivisezione, caccia e pellicce. È quanto emerge dal Capitolo Pet Live: animali domestici e dintorniinserito nel Rapporto Italia 2011, diffuso lo scorso 28 Gennaio 2011 dall’Eurispes.

Dal rapporto emerge, infatti che ben l‘88% degli Italiani metterebbe al bando la sperimentazione medica sugli animali, l’8,2% la trova ammissibile e solo il 7,4% la giudica un comportamento abbastanza tollerabile.

Altri dati che meritano attenzione solo quelli relativi alla caccia disapprovata dal 56,6% degli italiani, mentre la percentuale di quanti valutano positivamente il fatto di indossare capi di pelliccia supera appena il 14,1%. I combattimenti tra animali sono disapprovati per il 90,7% degli italiani. Assolutamente antisociale è giudicato ancora il comportamento di quanti abbandonano il proprio animale domestico pur di andare in vacanza (98,2% del campione lo giudica un atteggiamento per niente (96,3%) o poco (1,9%) ammissibile).

Da questi dati risulta dunque che gli italiani sono più che ben disposti nei confronti degli animali che rispettano e tutelano, almeno a parole. Perché poi, ad esempio quando si tratta di adottare comportamenti pratici, come ad esempio rinunciare a carne e pesce nell’alimentazione, solo il 6,7% ha davvero adottato una dieta vegetariana o vegana. Ma soprattutto sono ancora poche le leggi che supportano questi sentimenti. Ad esempio, nonostante solo il 10,1% degli intervistati, giudica positivamente l’utilizzo degli animali all’interno degli spettacoli circensi, non si riesce a portare in campo neanche una legge di riconversione di questi.

Come afferma Gianluca Felicetti, presidente della LAV, Questi dati sono un nuovo forte monito alla classe politica nazionale ma anche alle amministrazioni locali, a realizzare al più presto le indispensabili riforme in questi settori: le proposte non mancano, come ad esempio quelle da avanzate da tempo dalla LAV in tema di caccia, di riconversione dei circhi in spettacoli senza animali, di incentivazione dei metodi di sperimentazione senza uso di animali, di opzione vegetariana nelle mense pubbliche e di alimentazione etica e salutare”.

Speriamo che questi dati contribuiscano a far aprire gli occhi alla classe politica affinché venga creata una giusta rapprentanza degli animali e si traducano in leggi ad hoc a tutela dei loro diritti.

Gloria Mastrantonio

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