Esmond Bradley Martin, pugnalato il cacciatore di trafficanti di avorio

Esmond Bradley Martin per tutta la vita aveva fotografato, segretamente documentato e denunciato le vendite illegali di avorio sottratto a elefanti e rinoceronti. Ma nei giorni scorsi è stato trovato pugnalato a morte in Kenya, a Nairobi

Esmond Bradley Martin per tutta la vita aveva fotografato, segretamente documentato e denunciato le vendite illegali di avorio sottratto a elefanti e rinoceronti. Ma nei giorni scorsi è stato trovato pugnalato a morte in Kenya, a Nairobi.

Un’altra vittima del commercio illegale di avorio, dietro cui si nascondono vere bande criminali.

Esmond, 75anni e geografo americano, era da solo nella sua casa di Nairobi, quando è stato trovato morto dalla moglie Chrysse Martin, al rientro da una passeggiata.

L’uomo ha dedicato la sua vita a smascherare i trafficanti di avorio. Ha viaggiato in tutto il mondo con la moglie e i colleghi Lucy Vigne e Dan Stiles. Spesso ha lavorato sotto copertura in alcuni dei luoghi più pericolosi e difficili della Terra, parlando con gli stessi trafficanti e calcolando i prezzi del mercato nero per guidare i responsabili delle politiche di conservazione globali.

Dal suo lavoro, sono nati diversi documenti investigativi rivoluzionari sul contrabbando di rinoceronti e avorio in Kenya e sul commercio in Cina, Vietnam e Laos. Soprattutto negli ultimi anni aveva lavorato in questi tre paesi con la collaboratrice Lucy Vigne, fingendosi compratori di avorio e andando in posti in cui pochi avrebbero osato mettere piede. In un casinò gestito da cinesi in Laos, la strana coppia è venuta a contatto con gangster, spacciatori di droga e trafficanti di persone, pistole e animali selvatici.

La loro ricerca, finanziata da Save the Elephants, ha rivelato che il Laos è diventato il mercato dell’avorio in più rapida crescita al mondo. Ne è nato il suo ultimo rapporto, Decline in the Legal Ivory Trade in China in Anticipation of a Ban, pubblicato lo scorso anno da Save The Elephants. Il documento di 88 pagine è stato scritto insieme a Lucy Vigne e ha rivelato che i 130 punti vendita autorizzati in Cina avevano gradualmente ridotto la quantità di articoli in avorio esposti in vendita.

Di recente, i due erano tornati da un viaggio di investigazione in Myanmar e Martin stava lavorando ai dati raccolti, quando è stato ucciso. Purtroppo, non sono ancora stati individuati gli aggressori.

È anche grazie al lavoro di Esmond se alcuni dei mercati di avorio ancora legali siano stati chiusi. Bradley Martin infatti ha richiamato l’attenzione sui governi che non si occupavano di crimini contro la fauna selvatica.

Il suo lavoro in Cina è ampiamente riconosciuto per aver incentivato a vietare il commercio di avorio nel paese e la vendita di corno di rinoceronte negli anni ’90.

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Francesca Mancuso

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