Allevamento di cavalli lager: aggredito a calci e pugni Edoardo Stoppa durante il servizio per Striscia la notizia

Presi a calci e pugni, afferrati per il collo, colpiti violentemente in volto o gettati nelle acque gelide di un fiume. È successo a Edoardo Stoppa, l'inviato di Striscia la notizia amico degli animali, e alla sua troupe, mentre stavano filmando un allevamento abusivo di cavalli nel Trevigiano, dove 7-8 cavalli e alcune capre erano tenuti in condizioni igieniche non idonee e in un luogo fatiscente, con il terreno deformato da montagne di sterco accumulato.

Presi a calci e pugni, afferrati per il collo, colpiti violentemente in volto o gettati nelle acque gelide di un fiume. È successo a Edoardo Stoppa, l’inviato di Striscia la notizia amico degli animali, e alla sua troupe, mentre stavano filmando un allevamento abusivo di cavalli nel Trevigiano, dove 7-8 cavalli e alcune capre erano tenuti in condizioni igieniche non idonee e in un luogo fatiscente, con il terreno deformato da montagne di sterco accumulato.

L’intervento di Stoppa ha scatenato l’ira dell’allevatore, un uomo di una sessantina d’anni, che si è scaraventato prima contro l’inviato, malmenandolo e strappandogli il microfono, e poi contro il consulente di redazione Daniele Pizzi, colpito anche lui e gettato nel fiume Sile. È andata meglio al cameraman Alessandro Mainetti, l’unico a non avere riportato ferite, inseguito però per un lungo tratto con un pericoloso bastone. Stoppa, nonostante sanguinasse dal naso appena rotto, è riuscito fortunatamente a scappare.

Certo, non è la prima volta che episodi del genere succedono all’inviato che combatte i crudeli aguzzini di innocenti creature, ma questa volta l’aggressione si è conclusa con una visita forzata al pronto soccorso dell’ospedale di Treviso. Per i due malcapitati una prognosi rispettivamente di venti e sette giorni. Ora, grazie all’intervento di Striscia, l’allevamento abusivo è stato per fortuna messo sotto sequestro da parte dei Nas e, mentre Edoardo Stoppa già ieri era di nuovo a lavoro per partecipare alla manifestazione anti vivisezione indetta dall’On.le Michela Brambilla e dalle Associazioni animaliste in favore dell’approvazione degli emendamenti contenuti nella proposta di legge comunitaria, sulla vicenda sono intervenuti in molti per manifestare la propria solidarietà.

A partire dall’eurodeputato Andrea Zanoni , che in una nota chiede che gli aggressori vengano “processati immediatamente” e “in modo esemplare“. “Ho conosciuto recentemente Edoardo con cui ho denunciato la situazione del canile lager di Green Hill firtmando un’interrogazione parlamentare al Parlamento europeo. Ne apprezzo la professionalità e la carica umana. Mi auguro che si ristabilisca presto e lo ringrazio per il lavoro che lui e la sua troupe fanno tutti i giorni per denunciare situazioni di maltrattamento degli animali“, conclude Zanoni ringraziando “l’attivismo dei cittadini trevigiani che hanno denunciato la presenza” dell’allevamento lager.

Anche l’Enpa esprime una forte condanna per l’inqualificabile aggressione: “sono profondamente sconcertata l’accaduto – commenta Carla Rocchi, presidente dell’Ente Nazionale Protezione Animali -. A Edoardo Stoppa e alla sua troupe vorrei esprimere, a nome di tutta l’associazione, la mia gratitudine per l’impegno con cui ha sempre denunciato all’opinione pubblica e alle autorità giudiziarie episodi di ordinaria crudeltà contro gli animali. E per la grande abnegazione con cui egli si è schierato dalla parte di chi non ha voce, anche mettendo a repentaglio la propria incolumità. Purtroppo i gesti criminali contro gli animali e quelli contro gli uomini sono spesso collegati tra loro: questo episodio ne è la dimostrazione evidente“.

Intanto Edoardo Stoppa ha ringraziato dalla sua pagina facebook per l’affetto e il sostegno: “è bello rendersi conto di avere così tanti amici a fronte di pochi individui che, oltre a maltrattare gli animali, maltrattano anche gli uomini“, dice Stoppa in un post in cui racconta l’episodio. “Amici –scrive Stoppa- avevo postato qui su Facebook un video in cui vi preannunciavo che stavo andando in Veneto con i miei collaboratori per documentare un caso di presunto maltrattamento a danno di alcuni poveri cavallini. Effettivamente i cavallini li abbiamo trovati, ed erano veramente in condizioni pietose. Ho provato a chiedere spiegazioni al proprietario che però non ha voluto sentir ragioni, rifiutandosi totalmente di parlare con me: questo è purtroppo stato – ancora una volta – il risultato. Presto vedrete il servizio su “Striscia la Notizia”, ovviamente vi farò sapere quando”.

E all’amico degli animali e alla sua troupe va l’augurio di una pronta guarigione anche da tutti noi di greenMe.it, con la certezza che questa indegna e brutta esperienza rafforzi ancor di più il coraggio, l’energia e la forza d’animo di chi è sempre all’opera per combattere i crudeli maltrattamenti degli animali.

Roberta Ragni

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