Delfini: dall’ONU stop alle catture dei cetacei e al loro uso nei delfinari

Svolta storica per i cetacei in sede ONU. Durante il meeting della CMS, la Convenzione sulle specie migratorie prevista dal trattato internazionale dell'Unep (United Nations Environment Program), svoltosi dal 4 al 9 novembre a Quito (Ecuador), è stato sancito il divieto di catturare i cetacei a scopi commerciali e di utilizzarli in delfinari e oceanari.

Svolta storica per i cetacei in sede ONU. Durante il meeting della CMS, la Convenzione sulle specie migratorie prevista dal trattato internazionale dell’Unep (United Nations Environment Program), svoltosi dal 4 al 9 novembre a Quito (Ecuador), è stato sancito il divieto di catturare i cetacei a scopi commerciali e di utilizzarli in delfinari e oceanari.

L‘obiettivo del Piano è quello di aiutare a integrare le esigenze delle specie migratrici in piani d’azione nazionali e internazionali. I dettagli su come la convenzione e la società civile dovrebbero attuare il piano strategico, inclusi gli indicatori per misurare i progressi, saranno messi a disposizione alla COP12 nel 2017. C’è ancora tempo per esultare, quindi. Ma la decisione ha posto una pietra miliare nello conservazione delle specie migratorie, comprese balene e delfini.

Il provvedimento, infatti, prevede che i 120 Paesi membri modifichino la loro legislazione interna per vietare le catture in natura e blocchino le importazioni dei cetacei per gli spettacoli nei delfinari. E che anche la Cites e l’Iwc (Commssione Internazionale Baleniera) prendano atto dei contenuti della risoluzione e si impegnino affinché le indicazioni contenute nella stessa siano applicate.

La risoluzione della CMS rappresenta una svolta, anche perché, in tale circostanza, a prendere posizione contro la cattività è lo stesso mondo scientifico – spiega il direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri -. Una svolta resa possibile anche grazie all’impegno di Enpa e del comitato italiano nella Cms che hanno sollevato, oltre a motivazioni etiche, le questioni di natura etologica e conservazione delle specie. Ed è proprio sulla scia di tali argomentazioni che la CMS ha adottato una risoluzione storica, che dovrà ora essere ratificata dai 120 Paesi che l’hanno sottoscritta“.

Ora dalle parole bisogna passare ai fatti. Quanto tempo ci metterà il Governo italiano a recepire la risoluzione della CMS nel nostro ordinamento giuridico e a vietare per sempre le importazioni dei cetacei destinati alla cattività? Il tempo corre veloce per tutti i cetacei costretti oggi e in futuro alla cattività, condizione inadatta alle esigenze della specie.

Roberta Ragni

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