Entrare a stretto contatto con un delfino può essere più pericoloso di quanto immaginiamo

Entrare a stretto contatto con un delfino può essere più pericoloso di quanto immaginiamo: questi mammiferi marini non sono animali domestici

Entrare a stretto contatto con un delfino può essere più pericoloso di quanto immaginiamo. Sono animali selvatici, e anche se estremamente socievoli, come tali devono essere trattati. Quindi anche se sono bellissimi e l’istinto sarebbe quello di avvicinarli, non devono essere disturbati per nessun motivo, tanto meno toccati.

A lanciare l’allarme sono gli esperti di cetacei, in seguito a quello che sta accadendo lungo le coste della Galizia, dove i cetacei vengono troppo spesso avvicinati. E non sono casi isolati, dal momento che troppo spesso assistiamo vicende simili in tutto il mondo, anche lungo le coste italiane dove questi animali vengono spesso a farci visita.

Da un paio di mesi, infatti, nelle acque dell’estuario di Muros, in Galizia, il delfino tursiope (Tursiops truncatus) Manoliño nuota vicino a sub e bagnanti ed entra in contatto anche con i marinai. L’animale che stranamente non è in gruppo, si è abituato alla presenza dell’uomo e si avvicina assiduamente.

Al punto che un pescatore galiziano ha creato uno stretto legame con il cetaceo, addirittura ci nuota e lo tocca senza problemi. Ma secondo Alfredo López, del Centro studi sui mammiferi marini (CEMMA) e ricercatore all’Università di Aveiro, questo è profondamente sbagliato e chiede che i delfini vengano ignorati perché “i rischi sono grandi”.

“Un delfino non è un animale domestico, né un’orca, né una balena”, dice López.

Per questo, la vicinanza del delfino soprannominato Manoliño, ha messo in allerta il settore marittimo e anche quello dei biologi.

“Questo delfino fa quello che vuole alle persone, è già nella fase di dominio perché si rende conto, che può attirare l’attenzione di centinaia di persone sulla spiaggia e nei porti il che gli conferisce un enorme potere”, dice il biologo.

“Le persone possono ferire la sua pelle perché è molto delicata o indurlo a ritirarsi dal resto del suo branco, condannandolo a restare da solo. Può eseguire salti di diversi metri e poiché pesa centinaia di chili può cadere su qualcuno. Inoltre, se si arrabbia, può farti rimanere bloccato. Per questo i rischi di interagire con lui sono grandi”, avverte.

Secondo i ricercatori, Manoliño è un giovane delfino che è stato cacciato dal branco e ha segni di morsi sul suo corpo. “Se questi animali si sentono disturbati nella loro zona di sicurezza possono essere violenti”, continua López.

Manoliño ha stabilito che il porto di Portosín è il suo rifugio e questo è preoccupante secondo il biologo che dice: “quest’area deve essere protetta dal passaggio di bagnanti o canoe per evitare che il delfino si spaventi”. La principale raccomandazione dei biologi è quella di non disturbare mai gli animali marini e di godersi la loro presenza da lontano. Non c’è bisogno di interagire con loro, proprio perché sono animali selvatici.

La storia ci rimanda tristi scene di aggressioni dovute proprio all’imprudenza dell’essere umano e non di certo alla natura degli animali.

Come ciò che è successo sia a Sud che a Nord della Spagna, dove due barche erano state speronate dalle orche e un membro dell’equipaggio aveva riportato contusioni a causa dell’impatto.

Gli scienziati si erano detti sconcertati perché, mai prima d’ora, si erano verificati episodi simili.

Fonte: Niusdiario.es/Ernesto Ferreiro Nuñez/Galicia Confidencial

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