Palloncini, etichette e 104 pezzi di plastica ritrovati nello stomaco di questa piccola tartaruga

Ua piccola tartaruga è morta in Florida per aver ingerito 104 frammenti di plastica. Sono sempre di più le tartarughe uccise dall'inquinamento da plastica

Una piccola tartaruga marina è morta a causa della troppa plastica ingerita. La tartaruga è stata trovata in pessime condizioni di salute a Boca Raton, in Florida, e portata al Gumbo Limbo Nature Center per ricevere le cure necessarie.

Purtroppo la piccola tartaruga non ce l’ha fatta e, dopo la morte, l’autopsia ha rivelato la presenza di ben 104 frammenti di plastica nel suo stomaco. Nel ventre del povero animale sono stati trovati pezzetti di palloncini, di etichette e di bottiglie di plastica.

Per sensibilizzare le persone al problema dell’inquinamento da plastica, il centro di recupero che ha preso in carico l’animale ha condiviso la foto del corpo della tartaruga che giace accanto ai pezzi di plastica che le sono costati la vita e il post è diventato immediatamente virale.

“È stato davvero straziante” –  ha dichiarato Emily Mirowski, un’assistente di riabilitazione delle tartarughe marine del centro – “ma è qualcosa che vediamo da diversi anni e siamo contenti che la gente stia vedendo questa immagine e speriamo che stia aumentando la consapevolezza.

I piccoli delle tartarughe sono fortemente minacciati dalla presenza della plastica negli oceani. Quando si schiudono le uova, infatti, i neonati si dirigono verso le alghe galleggianti sargassum, dove vivono per i loro primi anni.

Queste alghe sono purtroppo ricoperte di piccoli pezzi di plastica che le tartarughe scambiano per cibo. Quando lo stomaco dell’animale si riempie di plastica, la tartaruga avverte un senso di sazietà e non va a ricercare altro cibo, andando incontro a malnutrizione.

A causa dell’ingestione di plastica, sono sempre più numerose le tartarughe che vengono portate al Gumbo Limbo Nature Center. Al centro di recupero, gli animali arrivano denutriti e deboli. I veterinari cercano di salvarli idratandoli, nella speranza che riescano ad espellere tutta la plastica ingerita e ritrovino l’appetito, ma la maggior parte degli esemplari non sopravvive a causa del severo stato di denutrizione.

È molto grave che i piccoli di tartaruga muoiano poiché per la conservazione della specie è fondamentale che gli esemplari sopravvivano abbastanza a lungo da riprodursi.

Il problema è risolvibile solo eliminando o quantomeno diminuendo il consumo di plastica e gestendo in modo più efficiente lo smaltimento e il riciclo di questo materiale.

Ogni pezzo di plastica che sia mai stato prodotto rimane nell’ambiente senza mai essere eliminato e se la plastica viene abbandonata in natura non è smaltita in nessun modo: si riduce solo in pezzi sempre più piccoli, responsabili dell’inquinamento ambientale e della morte di numerosi animali.

A farne le spese non sono solo il suolo, gli oceani e gli animali, ma ovviamente anche l’uomo che nell’ambiente vive e che si nutre degli animali. È stato infatti stimato che ogni settimana ingeriamo almeno 5 grammi di microplastiche e non sappiamo ancora quali effetti possa avere sulla nostra salute.

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Tatiana Maselli

Photo credit: Gumbo Limbo Nature Center

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