Corrida: l’Europa finanzia con i nostri soldi l’allevamento dei tori (petizione)

L'Europa continuerà a finanziare l'allevamento dei tori destinati alla corrida. È quanto stabilito dal bilancio generale dell'Unione europea per il 2014 approvato a Strasburgo con 480 voti a favore, 119 contrari e 86 astensioni.

L’Europa continuerà a finanziare l’allevamento dei tori destinati alla corrida. È quanto stabilito dal bilancio generale dell’Unione europea per il 2014 approvato a Strasburgo con 480 voti a favore, 119 contrari e 86 astensioni.

A darne notizia è l’eurodeputato Andrea Zanoni, che fa il punto della situazione. “Abbiamo respinto i tagli proposti dal Consiglio sulle spese per ricerca, occupazione e gli aiuti internazionali. Bene anche l’emendamento che chiede ancora una volta la sede unica del Parlamento a Bruxelles che consentirebbe di risparmiare euro a palate. Purtroppo è stata respinta, invece, la richiesta di non finanziare l’allevamento di tori destinati alla corrida e al settore del tabacco”.

Non è passata, infatti, la proposta di bloccare il finanziamento diretto, oggi di circa 129 milioni di euro, all’allevamento dei tori destinati alle corride e incorporati nei capitoli di spesa sulla politica agricola comune. Già il fatto che l’Europa contribuisca a questa tortura è inaccettabile, ma che questo avvenga con i soldi dei contribuenti europei in piena crisi economica non è proprio accettabile“, aggiunge l’eurodeputato.

A metà maggio, uno studio condotto da ERC/Catalonia Sí ha denunciato che circa 129 milioni di euro di fondi agricoli vengono destinati ogni anno all’alimentazione dei tori destinati alle corride. La stima si basa sui soldi spesi per ettaro e, secondo gli eurodeputati spagnoli, è scontata la loro vera finalità visto che i tori sono destinati solo a questa attività.

È inconcepibile che dei soldi dei contribuenti europei vengano finiscano per finanziare uno degli spettacoli più truci di sempre, dove l’agonia e la sofferenza di un animale diventa spettacolo ed intrattenimento – incalzava Zanoni – Tanto più che all’intera Politica agricola comune europea sono stati fatti dei tagli importanti con la scusa della crisi, ad esempio al capitolo del greening e dell’innovazione“.

Già a giugno 2013, Zanoni aveva firmato, invitando tutti a sottoscrivere, una petizione contro l’uso di fondi UE per l’allevamento di tori destinati alla corrida in Spagna, indirizzata al Commissario Ue all’Agricoltura Dacian Ciolos, con cui si chiede di eliminare immediatamente questi sussidi. Ad oggi le firme raccolte sono state oltre 20mila. Ma evidentemente non sono servite a fermare la spettacolarizzazione della morte lenta e dolorosa di un animale tra atroci sofferenze, che continuerà a essere finanziata anche con i nostri soldi.

Per firmare la petizione clicca qui

Roberta Ragni

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