Vietati gli animali selvatici nei circhi del Regno Unito

Sarà presto un reato far esibire un animale selvatico nel Regno Unito: ai circhi è stato vietato di usarli nei loro spettacoli a partire dal 1 Dicembre 2015. Le nuove norme del governo nascono con l’intenzione di migliorare le condizioni degli animali prigionieri (o almeno di alcuni, perché il bando riguarderà solo gli animali che non vengono normalmente addomesticati nel Paese).

Sarà presto un reato far esibire un animale selvatico nel Regno Unito: ai circhi è stato vietato di usarli nei loro spettacoli a partire dal 1 Dicembre 2015. Le nuove norme del governo nascono con l’intenzione di migliorare le condizioni degli animali prigionieri. O almeno di alcuni, visto che il bando riguarderà solo gli animali che non vengono normalmente addomesticati nel Paese.

Sono lieto che il governo abbia finalmente deciso di introdurre il divieto. Questa è una vittoria per il benessere degli animali e il bene pubblico – e dimostra che i politici hanno fede e sanno attenersi ai loro principi e portarli avanti. Nonostante l’opposizione ostile, possono ancora influenzare gli eventi” , ha commentato il deputato inglese conservatore Tory Mark Pritchard.

Ma perché il divieto entrerà in vigore solo tra due anni? Lo spiega lo stesso ministro dell’agricoltura David Heath: “questo ‘periodo di grazia’ servirà a consentire agli operatori di circhi un ragionevole periodo di tempo per adeguare le loro attività e organizzare modalità di cura adatte per i loro animali selvatici“. Perché di certo si tratta di un’importante novità e non sarà semplice fare in modo che il mondo del circo si adegui da un momento all’altro.

Ma resta comunque una certa perplessità di fronte alla scelta di tutelare solamente una porzione degli animali tradizionalmente protagonisti dei numeri circensi. Forse gli altri non hanno voglia di essere liberi, invece che eseguire stupidi numeri (dopo un duro e doloroso allenamento) per il divertimento degli uomini?

La storia della giraffa Alexandre, morta dopo aver tentato la fuga dalla prigionia in una tappa a Imola, ci ricorda che non è così che stanno le cose. Per fortuna, però, c’è chi ha detto no all’uso di qualsiasi tipo di animale, come la Grecia, dando il via libera all‘unico circo che ci piace, quello umano. E in Italia? Cosa si intende fare? L’Enpa chiede un atto di coraggio al nuovo Parlamento: “i Governi stanno raccogliendo un sentire molto diffuso a livello di opinione pubblica europea, sempre più attenta alla tutela degli animali e della biodiversità. Naturalmente il nostro Paese non fa eccezione, come dimostrano sia le ordinanze restrittive all’attendamento dei circhi emanate da alcuni Sindaci sia il crescente successo di pubblico riscosso dai circhi senza animali. Un plauso particolare va a Lecce dove il consiglio comunale si è espresso contro ai circhi con animali”.

Ma si tratta di provvedimenti che, da soli, non bastano. Infatti secondo l’Enpa, occorre un intervento a livello nazionale che fissi dei principi comuni per le nostre differenti realtà territoriali: “l’Enpa ha proposto misure restrittive relative all’uso di specie selvatiche ed esotiche anche per il rispetto delle normative vigenti sulla tutela dell’incolumità e della salute pubblica, per arrivare infine al bando di tutti gli animali nei circhi. I fondi previsti per il sostegno all’attività circense dovrebbero essere destinati unicamente a quelle insegne circensi che hanno scelto di non sfruttare altri esseri senzienti”.

Roberta Ragni

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